Il viaggio oltre il jazz di Stefano Bollani

Il pianista strega Baronissi. Stasera chiusura del festival con Emmanuel

BARONISSI. Ironia, tecnica, improvvisazione, un viaggio insomma oltre il jazz. Uno spettacolo che diverte e appassiona quello di Stefano Bollani che venerdì sera ha aperto la diciassettesima edizione del Baronissi Jazz. Sul palco, in piano solo, il pianista ha viaggiato – stregando un anfiteatro pieno come un uovo – dalla bossa nova al tango argentino passando per composizioni originali e sigle dei cartoni animati. Un gran mix di colori e suoni, una invenzione che diverte e stupisce rendendolo uno dei pianisti italiani più versatili. Ieri sera poi è toccato alla dieci formazioni che partecipano al concorso Baronissi Jazz. Una battaglia tra giovani emergenti ma già di grande qualità. E sul palco, a premiarle, a sorpresa, anche Tommy Emmanuel il chitarrista che si esibirà stasera in chiusura del festival organizzato da Angelo Maffia e fortemente voluto dal sindaco Giovanni Moscatiello.

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