Il Verdi spalanca le porte al dramma di Otello

Stasera (ore 21) l’atteso debutto: il giovane maestro Ciampa dirigerà l’Orchestra e il Coro di Salerno

SALERNO. Campano ma salernitano d'adozione, il maestro Francesco Ivan Ciampa è la giovane promessa alla direzione d'orchestra che, a soli 31 anni salirà stasera (ore 21) sul podio del Massimo cittadino a dirigere l'Orchestra Filarmonica Giuseppe Verdi di Salerno ed il Coro delle Voci Bianche di Salerno nell’“Otello”, dramma lirico in quattro atti di Giuseppe Verdi del 1887, su libretto di Arrigo Boito, tratto dall’omonimo dramma di William Shakespeare.

Verdi, dopo i grandi successi dei melodrammi a tema sociopolitico, torna a riscuotere grandi consensi dopo l'Unità d'Italia, anni in cui si respirava un nuovo clima di modernità, quello della cosiddetta la Scapigliatura milanese, movimento letterario di cui il giovane librettista e scrittore Arrigo Boito era stato esponente di rilievo. Tutti i mezzi, vocali, strumentali e scenici, sono sottilmente chiamati ad esprimere con arte raffinata il dettato e i sottintesi del testo drammatico, giocato sull'ambiguità, sulle trame nascoste, sull'inganno e gli equivoci.

Per forza di cose i personaggi shakespeariani erano sottoposti nel corso del dramma ad uno sviluppo molto più ampio, lasciando adito a diverse interpretazioni, laddove quelli verdiani si evolvono in misura minore, risultando molto più "chiari". E' affidata alla musica il compito di enfatizzare la resa espressiva degli stati d'animo, dei non detto ma sottinteso.

La vicenda del dramma shakespeariano viene interpretata in una versione sicuramente essenziale e semplificata rispetto alla complessità di motivazioni e sfaccettature psicologiche dell'originale. È una storia d'amore più che di gelosia, rovinata dall'intervento malefico di Jago, personaggio che incarna il male per il male. In chiave più moderna è la storia di una crisi d'identità, quella di Otello, "plagiato ed estraniato da sé stesso" per la malefica azione di Jago.

La bellezza dell'animo di Desdemona è sottolineata più volte dal suo ingresso in scena fino al drammatico epilogo dell'opera, quando Otello , contemplata un'ultima volta la donna amata addormentata mentre corno inglese e fagotto presentano una singhiozzante disperata melodia, la bacia tre volte. Desdemona si desta e da questo momento si va rapidamente verso la catastrofe: si succedono l'uccisione, il chiarimento di Emilia, il suicidio.

Per questa nuova produzione del Verdi di Salerno il direttore artistico Daniel Oren sceglie un cast d'eccezione che vede nel ruolo del titolo il tenore americano Gregory Kunde, Desdemona è il soprano Dimitra Theodossiou, Jago è il baritono Renato Bruson, Cassio è il tenore Domenico Menini, Roderigo è il tenore Francesco Pittari, Lodovico è il basso Carlo Striuli, Montano è il basso Angelo Nardinoccchi ed Emilia è il mezzosoprano Natalia Verniol.

Il Coro delle Voci Bianche è preparato dal Maestro Silvana Noschese. Alla regia Tiziano Mancini, su scene di Flavio Arbetti e costumi di Manuela Gasperoni.

Repliche domenica 8 (ore 18.30) e martedì 10 (ore 21). Per info contattare il botteghino del teatro al numero 089 662141.

Paola Primicerio

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