Il vecchio liceo sta cadendo a pezzi

Scafati, è guerra di competenze sulla struttura fatiscente a via Martiri d’Ungheria

SCAFATI. Edilizia scolastica: il vecchio liceo è una struttura fatiscente. L’allarme lanciato da Scafati arancione. L’edificio che una volta ospitava il liceo scientifico – oggi liceo ‘Renato Caccioppoli’, da anni trasferitosi in via Domenico Velleca -, giace in uno stato di degrado e abbandono. Lo stabile si trova all’interno di una traversa dI via Martiri d’Ungheria.

Verso la fine degli anni ’70 l’edificio, costruito per abitazioni civili, venne riadattato ad istituto scolastico per via di un incremento del numero degli studenti, pur non essendo dotato di spazi adeguati al normale svolgimento delle attività didattiche e presentando alcune criticità sul piano della sicurezza. Quando, nel 2001, venne inaugurata la nuova sede del liceo, lo stabile fu svuotato del tutto e chiuso e da allora è rimasto abbandonato, con ancora i cancelli a protezione di balconi e finestre.

Sulla questione intervengono gli attivisti del movimento ‘Scafati arancione’. «Per rispetto nei confronti dei nostri concittadini, riteniamo opportuno che venga chiarito di chi è la competenza nella gestione, se provinciale o comunale – dichiara Francesco Carotenuto -, e perché non si apre una discussione seria sul riutilizzo della struttura. Anche in virtù del fatto che l’attuale succursale del liceo scientifico, in via Sant'Antonio Abate, paga un canone di locazione oneroso».

Espedito De Marino, neo consigliere comunale, appena uscito dall’esecutivo ma con ancora le deleghe alla manutenzione scuole, sport, pubblica istruzione e politiche del lavoro, replica: «L’edificio è di proprietà della Provincia – chiarisce De Marino -, che però tre mesi fa ha proceduto alla vendita del secondo e terzo piano ad un imprenditore, conservando invece il primo. L’amministrazione non può intervenire né ha responsabilità in merito alle condizioni dell’edificio. Pare che al primo piano della struttura dovrebbe essere istituito un ufficio di collocamento». Sul tema dell’edilizia scolastica aggiunge.

«Intendo attivarmi riguardo alla volontà politica espressa da Renzi di investire 3,5 milioni di euro per l’edilizia scolastica. L’amministrazione, nel 2008, ha programmato di impegnare 500mila euro all’anno per tre anni per interventi di messa in sicurezza delle strutture. Non si è proceduto per impedimenti economici, ma siamo in attesa di capire se avremo gli strumenti per poter riprendere quella delibera».

Maria Rosaria Vitiello

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