Il tribunale sommerso da quasi diecimila cause 

La struttura di Lagonegro, che dal 2013 si occupa anche del Diano, è al collasso Pesano sull’organizzazione soprattutto gli oltre ottomila giudizi civili pendenti

LAGONEGRO. Si affaccia una nuovamente sul Tribunale Lagonegro una situazione di emergenza legata alla carenza di magistrati. È quanto emerge dal decreto del nuovo presidente del Tribunale, Luigi Pentangelo, il quale dopo il suo insediamento ha riorganizzato il settore civile e quello penale del palazzo di giustizia lucano che dal 2013, dopo la soppressione del Tribunale di Sala Consilina, ha esteso la sua competenza territoriale anche sul Vallo di Diano. Nel provvedimento il presidente mette in evidenza come, nel Tribunale di Lagonegro, ci sia «un contesto – scrive testualmente – dove all’orizzonte già si annuncia il verificarsi di una prossima (ciclica) emergenza conseguente al deliberato trasferimento in attesa d’attuazione (ma oggetto di richiesta di posticipato possesso) di 6 magistrati su 16 previsti in pianta organica (pari ad una percentuale del 37,5)».
È durata solo pochi mesi la pianta organica al completo dei magistrati, infatti pochi mesi fa sono arrivati 6 nuovi magistrati tutti di prima nomina e con un’età media di circa 30 anni e questa estate se ne sono aggiunti altri provenienti da Salerno e Avellino. Prima dell’arrivo dei nuovi magistrati presso il Tribunale di Lagonegro la carenza di organico era pari al 62 per cento. Adesso con i trasferimenti che ci saranno nei prossimi mesi con tre magistrati che prenderanno servizio al Tribunale di Nola, due in quello di Nocera Inferiore ed uno in quello di Napoli, la scopertura dell’organico sarà del 37,5 per cento. La pianta organica prevede oltre ai 16 giudici anche 10 giudici di pace.
La situazione maggiormente critica riguarda la mole di processi civili arretrati e a tal proposito nel decreto il Presidente Pentangelo sottolinea che «i prossimi anni devono concentrarsi nell’impegnativa sfida dell’abbattimento di un consistente arretrato civile del tribunale».
Al 31 marzo 2018 i processi civili pendenti al Tribunale di Lagonegro sono 8541. Analizzando la tabella con i dati suddivisi per anno viene fuori che il maggior numero di processi arretrati (4825) riguarda gli affari contenziosi e a seguire ci sono i procedimenti in materia di previdenza ed assistenza (2434) e poi le cause di lavoro (965). A rendere particolarmente impegnativo il lavoro per lo smaltimento degli arretrati sono le carenze di magistrati anche nel settore civile dove l’organico prevede 9 giudici più il presidente del tribunale, ma in servizio effettivo ci sono solo 7 magistrati con una scopertura del 22 per cento e di quelli in servizio 3 sono in uscita. Le cose non vanno meglio nemmeno nel settore penale che dovrebbe essere composto da 7 giudici ed un presidente di sezione ma quelli in servizio effettivo sono 5 con una scopertura del 28 per cento.
Il nuovo presidente nonostante le difficoltà ha però intenzione di dedicare al territorio del circondario, così come scrive in una lettera di saluto inviata al Consiglio dell’ordine degli avvocati, «costante cura e attenzione» e «la giustizia può diventare fattore di liberazione, di coesione sociale e di speranza, può offrire ragioni di futuro, occorre solo investirci e crederci, con coraggio e senza paura».
Erminio Cioffi
©RIPRODUZIONE RISERVATA.