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Il tribunale dichiara De Luca incompatibile Lui fa subito ricorso ma è bufera a Salerno

Il dibattimento legato al ricorso presentato dai parlamentari del Movimento 5 Stelle Cioffi, Pisano e Silvia Giordano. Il sindaco fa subito appello

 «Si comunica che l’appello proposto dal sindaco di Salerno Vincenzo De Luca avverso l’ordinanza di decadenza, emessa ieri dal Tribunale Civile di Salerno, è stato già notificato alle parti in causa». Con una secca nota dell’ufficio stampa, la conferma di quanto annunciato appena conosciuta la decisione della prima sezione civile del tribunale di Salerno che dichiarava «sussistente la causa di incompatibilità» tra la carica di primo cittadino e quella si sottosegretario. La condanna alla decadenza dunque è sospesa. De Luca, avvicinato durante la cerimonia dell’apertura dell’anno giudiziario a Salerno, non ha voluto parlare con i cronisti della vicenda.

La sentenza del tribunale. Dopo mesi di polemiche, di botta e risposta, di accuse, ora con il M5S, ora con il ministro Lupi, è il Tribunale civile di Salerno a dire la sua sul caso Vincenzo De Luca e sulla sua incompatibilità tra la carica di vice ministro alle Infrastrutture e Trasporti e quella di sindaco di Salerno. Lo ha fatto con una decisione che si riassume così: «Causa incompatibilità dichiara la decadenza dello stesso». Vicenda chiusa? Per nulla. Il sindaco annuncia appello e così la decisione resta sospesa.
Tutto è iniziato dal ricorso presentato nel luglio dello scorso anno dai parlamentari del M5S, Andrea Cioffi, Girolamo Pisano e Silvia Giordano, rappresentati dall'avvocato Oreste Agosto: ricorso, appunto, accolto dal Tribunale civile di Salerno. La questione Crescent, struttura costruita a due passi dal mare oggetto di serrate polemiche da parte dei grillini e non solo, si è incanalata in quella relativa all'incompatibilità tra le due cariche di De Luca. Cariche in merito alle quali, per De Luca, la responsabilità era per il Governo e per il Governo era per De Luca. Palla al centro e ad oggi nulla di fatto.
De Luca non ha mai fatto un passo indietro. E non lo ha fatto neanche oggi visto che ha già annunciato di voler ricorrere in appello e in base alla legge 150 del 1/9/2011 art. 22 comma 8, resta pertanto sospesa la decisione emanata dalla prima sezione civile del Tribunale di Salerno (presidente Giulia Carleo, estensore Antonella Di Stasio). «Il ricorso annunciato dal sindaco De Luca riguarda il rapporto interno processuale tra le parti, ovvero tra i rappresentanti del M5S e il primo cittadino di Salerno, ma non riguarda l'efficacia della sentenza nei confronti della cittadinanza che, con la pubblicazione nell'albo pretorio del Municipio di Salerno, potrà prendere cognizione dello status di decadenza», avverte il legale Agosto che ha anche aggiunto che «dal dispositivo si evince come la carica di viceministro non viene proprio tenuta in considerazione, proprio come qualche mese fa emerse dalla delibera dell'Antitrust che faceva riferimento alla sola carica di sottosegretario». «Una condizione di per sé sufficiente - ribadisce - per integrare la causa di incompatibilità».
Ci va duro, invece, il senatore del Movimento 5 Stelle, Andrea Cioffi, che nel commentare la notizia ha parlato di «vicenda kafkiana giunta all'epilogo». «E' triste - ha detto Cioffi - che la magistratura debba intervenire per colmare i vuoti della politica». Per i legali del sindaco De Luca, per rendere esecutiva la sentenza del tribunale civile è previsto il ricorso sia in Appello che alla Corte di Cassazione. «E'il primo caso in giurisprudenza su questo argomento - ha commentato l'avvocato Eliberto Ricciardi - non conosciamo ancora il dispositivo e le motivazioni».
Intanto, c'è attesa per la nuova convocazione del consiglio comunale di Salerno che dovrà decidere sulla spinosa questione dell'incompatibilità tra le cariche di sindaco e viceministro. Nell'ultimo consesso civico del 30 dicembre scorso la discussione saltò, in quanto in aula venne a mancare il numero legale e a "la Città" fu negata la ripresa in diretta streaming della seduta.

M5S: «Ricorso non riguarda sentenza». «Il ricorso annunciato dal sindaco De Luca riguarda il rapporto interno processuale tra le parti, ovvero tra i rappresentanti del M5S e il primo cittadino di Salerno, ma non riguarda l'efficacia della sentenza nei confronti della cittadinanza che, con la pubblicazione nell'albo pretorio del Municipio di Salerno, potrà prendere cognizione dello status di decadenza». E' quanto afferma l'avvocato Oreste Agosto, legale dei tre parlamentari del M5S che nel luglio scorso presentarono ricorso al Tribunale di Salerno per l'incompatibilità del primo cittadino. «Ogni cittadino, quindi, potrà ricorrere in Appello impugnando l'ordinanza emessa stamani dalla prima sezione civile del tribunale di Salerno», aggiunge. «Dal dispositivo si evince - aggiunge il legale - che la carica di vice ministro non viene proprio tenuta in considerazione, proprio come qualche mese fa emerse dalla delibera dell'Antitrust che faceva riferimento alla sola carica di sottosegretario. Una condizione di per sé sufficiente per integrare la causa di incompatibilità». L'avvocato Agosto, infine, tiene a sottolineare che «è un diritto di Vincenzo De Luca di poter ricorrere in appello».

Carfagna: «Siamo ai titoli di coda». «Siamo ai titoli di coda di una vicenda dai contorni grotteschi. L'arroganza del potere per il potere ha prodotto una sceneggiata che svilisce e delegittima le Istituzioni. Nessuna giustificazione sarà mai plausibile per un comportamento così privo di ragionevolezza». Lo afferma, in una nota, la portavoce del gruppo Forza Italia alla Camera dei deputati Mara Carfagna. «Il sindaco De Luca - aggiunge - doveva solamente rispettare una chiara e incontrovertibile norma di legge, doveva compiere una scelta di buonsenso. Ha preferito, invece, percorrere i sentieri della sfrontatezza nei confronti di tutto e tutti. Un pessimo esempio di correttezza istituzionale che non rispecchia, affatto, il sentimento comune di una città come Salerno, lontana mille miglia - conclude Carfagna - dalla presunzione del suo primo cittadino».

Caldoro: «Politica sbaglia se decide un tribunale». De Luca dichiarato decaduto come sindaco dal Tribunale di Salerno dalla carica? «Se ne devono occupare altri, il suo partito, il presidente del consiglio dei ministri, i cittadini di Salerno». Il presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro, commenta così la decisione del tribunale di Salerno di dichiarare decaduto Vincenzo De Luca dalla carica di sindaco per il doppio incarico di primo cittadino e viceministro alle infrastrutture. «Consiglierei però - dice - sempre di fronte a questi casi che la politica venga prima dei contenziosi istituzionali e delle aule dei tribunali». «Far arrivare lo scontro in aule di tribunale non serve se non è nell'interesse dei cittadini - aggiunge - io l'ho fatto per il termovalorizzatore di Acerra perché ci toglievano soldi, con i Siti di interesse nazionali declassati dal governo a siti regionali e sono pronto a farlo per la sanità». «Credo sia un errore - conclude - se la politica deve difendere se stessa in tribunale».

Roscia: «Intervenga il prefetto». «Non è la inutile sentenza del Tribunale che cambia il quadro politico di Salerno». Così Antonio Roscia, coordinatore cittadino di Forza Italia, che sottolinea la mancanza di esecutività della sentenza emessa stamane dal Tribunale civile di Salerno sulla questione incompatibilità del sindaco Vincenzo De Luca. «La sentenza - continua Roscia - non è esecutiva e dunque non applicabile in concreto. Tra appello, competenze e similari, nulla cambia. De Luca è incompatibile per legge, non da oggi. Da quando ha giurato da sottosegretario». Roscia chiede l'intervento del Prefetto: «Io credo che il Prefetto di Salerno aveva ed abbia il dovere di intervenire già da tempo, per far rispettare la norma della incompatibilità che è chiara, palese, inconfutabile. De Luca si dimostra ancora una volta attaccato alla poltrona, come e peggio dei peggiori notabili della Prima Repubblica». L'ultima commento di Roscia è sul ruolo della maggioranza in consiglio comunale: «Vergogna incomba anche sulla maggioranza al Comune che si mostra schiacciata sul volere del suo sindaco, gettando cosi la città di Salerno nel ridicolo nazionale»