Sala Consilina

Il tifo anti Juve diventa solidarietà 

I soldi dei fuochi per celebrare la sconfitta andranno al bimbo ferito

SALA CONSILINA. Lo sfottò e il tifo contro la Juventus si trasformano in un gesto di solidarietà nei confronti del bambino rimasto gravemente ferito sabato sera a piazza San Carlo a Torino, grazie a un gruppo di tifosi di Sala Consilina la cui fede calcistica nulla ha a che fare con quella bianconera. Uno dei tifosi in questione, che ha chiesto insieme a tutto il gruppo di poter conservare l’anonimato, nei giorni che hanno preceduto la finale di Champions League a Cardiff tra la Juventus e il Real Madrid aveva raccolto delle offerte volontarie tra gli anti juventini per poter fare uno spettacolo pirotecnico nella serata di sabato se la Juventus avesse perso la finale di Coppa dei Campioni. Finale che la squadra bianconera ha perso, ma mentre si giocavano gli ultimi minuti della partita in Galles, a Torino circa 1500 persone sono rimaste ferite a causa del panico scoppiato in seguito al crollo di una transenna a piazza San Carlo, dove migliaia di tifosi bianconeri stavano vedendo la partita su un maxischermo.
Tra i 1500 feriti c’era anche un bambino cinese di 7 anni, Kevin, che è stato travolto dalla folla in fuga. Le notizie di quello che stava succedendo a Torino hanno fatto cambiare idea a chi aveva organizzato lo spettacolo pirotecnico che non è stato più fatto in segno di rispetto non solo nei confronti del piccolo Kevin, ma anche di tutte le persone rimaste ferite.
«Ci sono situazioni in cui l’antipatia calcistica deve essere messa da parte – ha spiegato chi aveva organizzato la raccolta per i fuochi d’artificio – e d’accordo con tutte le persone che avevano offerto il loro contributo abbiamo deciso di far avere i soldi raccolti alla famiglia del bambino cinese. Stiamo cercando ora di avere un recapito dove poter far arrivare il denaro».(e. c.)
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