«Il Tennis Club ci deve 200mila euro» 

Il Comune ha dato mandato agli avvocati di recuperare il credito per morosità. Il sodalizio contesta gli importi

Censimento e controlli a tappeto sul patrimonio comunale: l’amministrazione in un anno è riuscita a recuperare almeno 100 mila euro di morosità dalle associazioni che hanno in gestione immobili di proprietà dell’ente, ma resta ancora tutto da scogliere il nodo del Social Tennis Club di via Garzia che – stando all’ultima stima fatta da Palazzo di Città – avrebbe accumulato un debito di oltre 200 mila euro.
La vicenda è al vaglio del Tribunale di Nocera Inferiore dopo che, nel novembre 2016, il Comune ha dato mandato all’avvocatura di avviare tutte le procedure legali necessarie per il recupero del debito e lo sfratto dei locali. La giunta comunale ha infatti calcolato un debito che sfiora i 200 mila euro e ha precisato che ad oggi l’immobile di via Garzia (concesso all’associazione Social Tennis Club, presieduta dall’avvocato Francesco Accarino) non è stato restituito nonostante i ripetuti solleciti da parte dell’Ente.
«A nulla sono valsi i tentativi di bonaria composizione dei rapporti – si legge nella delibera di proposizione di azioni giudiziarie – se non a recuperare una parte del credito di cui l’associazione si è resa morosa in costanza di rapporto (attraverso l’incasso della somma di 40 mila euro). Inoltre, tutt’oggi, l’associazione continua a detenere l’immobile e a rendersi persistentemente morosa. Dagli ultimi riscontri dell’ufficio patrimonio il conduttore risulta debitore nei confronti del Comune-locatore, per canoni insoluti, della somma complessivamente ammontante a 157.635 euro, nonché dell’ulteriore importo di 31.100 euro per il periodo di detenzione successiva da luglio 2015 ad oggi».
Queste le premesse che hanno portato la giunta comunale ad autorizzare l’avvocatura a promuovere nei confronti del Social Tennis Club, dinanzi al Tribunale di Nocera Inferiore, la procedura più idonea a consentire il rilascio dei locali e il recupero dei canoni scaduti e non pagati. Dal canto suo, l’avvocato Francesco Accarino ha difeso le ragioni del sodalizio che presiede a partire proprio dai conti fatti dall’amministrazione. Una cifra non veritiera, secondo il presidente del Social Tennis Club, perché non prenderebbe in considerazione le varie agevolazioni di cui il sodalizio sarebbe dovuto essere beneficiario per le tante attività svolte. Nel frattempo, attraverso l’impegno del consigliere delegato al Patrimonio, Anna Padovano Sorrentino, l’amministrazione si è mossa su altri fronti, meno intricati, per riuscire a recuperare canoni arretrati avviando un bando pubblico per affidare ben 48 locali comunali ad enti e associazioni.
Giuseppe Ferrara
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