«Il taglio del tributo camerale rischia di essere un boomerang»

Unimpresa Salerno ed Unioncamere insieme contro i tagli. Dopo le Province tocca alle Camere di commercio affrontare la questione della riduzione delle risorse voluta dal Governo. Un’operazione che,...

Unimpresa Salerno ed Unioncamere insieme contro i tagli. Dopo le Province tocca alle Camere di commercio affrontare la questione della riduzione delle risorse voluta dal Governo. Un’operazione che, secondo Unimpresa Salerno, «rischia di mettere in ginocchio le strutture che sostengono aziende e artigiani e che quindi agiscono in favore di un tessuto produttivo dei distretti locali, già colpiti dalla crisi e dal momento storico economico».

Nasce così un protocollo d’impresa tra Unimpresa Salerno e Unioncamere, insieme per chiedere al Governo una modifica al decreto 90 che tratta proprio dell’abolizione o comunque dei tagli alle Camere di commercio, che potrebbero presto essere sostituite da una unica Camera regionale. Così Raffaele Ottaviano, presidente di Unimpresa Campania, e Demetrio Cuzzola, presidente di Unimpresa Salerno, propongono un ripensamento e un momento di riflessione, chiedendo al Governo di concentrarsi sui veri problemi delle imprese. «Non sono norme finalizzate ad una seria razionalizzazione della spesa della pubblica amministrazione – ha dichiarato Cuzzola – Tagliare indiscriminatamente i costi non porta a nulla di buono. È importante valutare le conseguenze, le Camere di commercio offrono lavoro a migliaia di persone, che si troverebbero senza occupazione, tagliando così non solo loro, ma tutti i servizi che il sistema camerale offre alle aziende. Come si dice in questi casi, il gioco non vale la candela». Ciò perché il risparmio di pochi euro annui sui diritti camerali che gravano sulle aziende sarebbe sufficiente, secondo Cuzzola, a «scatenare conseguenze devastanti». «Per tale ragione – insiste – invitiamo il Governo a riflettere e a studiare il caso in modo appurato».

Il presidente di Unimpresa Campania nei giorni scorsi ha inviato una lettera in cui chiede al Governo e alla Camera dei Deputati una riflessione sullo scenario futuro se l’articolo 28 del decreto non subisse modifiche. La commissione Affari Costituzionali della Camer ha approvato l’emendamento richiesto nella missiva, che ripartisce in tre anni il taglio del 50% del tributo camerale dovuto dalle aziende.

Carmen Incisivo

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