Il sito web dell’Ateneo non riesce a sfondare

Al 24esimo posto in Italia, piace solo al 14,2% degli studenti

L’Università si adatta ai tempi del web 2.0, tanto che il Ministero per l’Innovazione ha deciso di far valutare agli studenti, che finalmente potranno tirare un sospiro di sollievo abbandonando il ruolo di esaminandi e ricoprendo, per una volta, quello di “giudici”. Ad essere scandagliati, infatti, sono stati i siti web istituzionali di 66 atenei italiani: scopo ultimo dell’iniziativa era quello di stilare una classifica e migliorare la qualità delle informazioni online e dei servizi digitali offerti.

Diversi i principi base utilizzati per la classificazione dei siti web delle pubbliche amministrazioni, l’attenzione si è comunque concentrata su due punti fondamentali, ovvero, accessibilità e usabilità, ponendo l’accento sui tre ambiti che raggruppano gli indicatori ritenuti rilevanti: trasparenza, centralità dell’utente e partecipazione. Dunque un giudizio che riguarda contenuti minimi, interfaccia e aggiornamento, ma non solo. La classifica tiene conto anche di altri aspetti quali: l’uso di mappe, video, podcasting, microblogging, pagine personalizzabili e di tutte le altre (quasi infinite) possibilità offerte dal web 2.0.

Per la cittadella salernitana non si può dire che il risultato sia stato un successo. L’Ateneo, infatti, si posiziona 24esimo (a parità di punti con la Seconda Università degli Studi di Napoli). Solo il 14,29 per cento degli studenti si è dichiarato soddisfatto del servizio offerto tramite il web, con una media di giudizi positiva espressa da sei utenti su quarantadue.

Stessa situazione anche per l’Università degli Studi del Sannio a Benevento, che divide il 24esimo gradino con gli altri due poli campani. Situazione leggermente migliore, invece, per l’Università degli Studi di Napoli “Parthenope”, collocata al 22esimo posto con il 19,05 per cento di fruitori compiaciuti (mediamente otto studenti su quarantadue). Poco più in basso, occupa la 23esima posizione la “Federico II” con il 16,6 7per cento di valutazioni positive (sette studenti su quarantadue). Al primo posto, invece, della classifica 2013 dei siti web degli Atenei c’è la Bicocca di Milano, con una percentuale di soddisfazione dei contenuti minimi del 95,24 per cento, seguita dall’Università di Sassari (90,48 per cento) e dall’Università Politecnica delle Marche (83,33 per cento), rispettivamente con quaranta, trentotto e trentacinque studenti soddisfatti su quarantadue.

Nella top ten anche le Università di Ferrara, Torino, Tor Vergata, il Politecnico di Torino, gli Atenei di Palermo, Bari, Parma e Bologna. Ultime, con soltanto un indicatore soddisfatto (2,38 per cento), si trovano, invece, i siti web della Suor Orsola Benincasa di Napoli e dell’Università per Stranieri “Dante Alighieri” di Reggio Calabria.

Una classifica, insomma, che certamente soddisferà qualche curiosità, e che può rincuorare o smentire quanti si lamentano della poca usabilità del sito del proprio Ateneo. E voi come giudicate il portale internet della vostra Università? Potete inviare segnalazioni e opinioni sull’indirizzo apposito del Ministero per la Pubblica amministrazione e semplificazione: www.magellanopa.it.

Rita Esposito

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