IL BLITZ

Il sistema Squecco e l’odore dei soldi

Il milione pagato in assegni e recuperato in contanti: così il patron salvò il suo tesoretto

CAPACCIO PAESTUM - L’odore dei soldi. Hanno seguito l’odore dei soldi, gli agenti della Squadra Mobile di Salerno, coordinati dalla Direzione distrettuale antimafia della Procura della Repubblica di Salerno, sulle tracce dell’imprenditore capaccese Roberto Squecco, signore delle sirene e dei carri funebri, in passato già condannato, in via definitiva, per estorsione e partecipazione al clan camorristico dei Marandino, in cella dall’alba di mercoledì scorso nell’ambito del blitz “Le Croci del Silaro”, che ha fatto scattare pure i domiciliari per altre dieci persone - tra le quali l’ex moglie Stefania Nobili, “super-capogruppo” della maggioranza consiliare che supporta il sindaco Franco Alfieri - e il divieto di dimora per Gerarda Montella, dirigente dell’Emergenza e del 118 dell’Asl salernitana, col maxi-sequestro d’un impero da 16 milioni di euro.

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