Il “sistema” dei Citarella Sotto processo 33 persone

Il gup rinvia a giudizio familiari, prestanome e factotum del noto imprenditore Soldi in nero con fatture false per foraggiare la Nocerina e pagare le tangenti

Le attività finanziarie parallele e illegali di Giovanni Citarella e dei suoi familiari, false fatture, intestazioni fittizie di beni e soldi in nero per pagare i giocatori della Nocerina: a giudizio prestanome e factotum dell’ex patron. Ieri il Gup Valiante ha rinviato a giudizio 33 persone coinvolte nell’operazione Nuceria che nel gennaio 2014 portò all’arresto di Giovanni, Christian e il cognato di quest’ultimo Alfonso Faiella (per questi tre si è proceduto con giudizio immediato). Le indagini della Finanza svelarono il sistema parallelo di Giovanni Citarella che dal 2007 al 2013 aveva movimentato, attraverso società fantasma, prestanome, factotum e familiari milioni di euro. Ieri il giudice, dopo aver rigettato un’eccezione dell’avvocato Giani, ha deciso per il rinvio a giudizio degli imputati che compariranno dinanzi ai giudici del tribunale di Nocera Inferiore il prossimo 15 marzo.

Il sistema ideato da Giovanni Citarella e dai suoi familiari era basato su società cartiere intestate a soggetti nullatenenti, alcuni dei quali reclutati addirittura tra clochard senza fissa dimora di Roma, nonché su società, anch’esse intestate a prestanome, solo parzialmente operanti, ciò per non apparire in prima persona, nell’esecuzione di appalti pubblici della Provincia formalmente aggiudicati da altri soggetti economici. Attraverso queste operazioni i Citarella avrebbero creato un patrimonio finanziario ingentissimo per pagare ‘in nero’ giocatori e allenatori della Nocerina Calcio, ma anche per dare tangenti, come scritto dallo stesso Giovanni Citarella in un memoriale. Inizialmente, il pm Lenza aveva iscritto nel registro degli indagati 136 persone, in gran parte giocatori, allenatori e personale della Nocerina calcio, posizioni poi stralciate. Affronteranno il processo: Emilia Fortino, mamma di Giovanni Citarella, Anna e Nadia Citarella, Michele Vicidomini, Luisa Spina, Gennaro Citarella (cugino di Giovanni), Ettore Accadia, Francesco Corrado, Federico Spinelli (ex consigliere comunale), Gilberto Belcore, Enrico Esposito, Maria Consiglia Mastellone, Nunziante Lorenzo, Paolo Maurizio Andrea Cammarano e Salvatore Pepe tutti di Nocera Inferiore. Insieme a loro i factotum molti dei quali irreperibili e domiciliati a Roma presso società fantasma: Maurizio Quarzobelli, Guglielmo Maccarelli, Roberto Lacalamita, Mario Palazzesi, Giovanni Picuti, Giuseppe Anzalone, Elia Pusceddu, Natalino Mauconi, e poi Renato Lorito di Salerno, Lucia Serpe e Agostino Cipro di San Valentino Torio, Emilia Squillante e Gerardo Lettieri di Nocera Superiore, Rosario Barbaro di Castel San Giorgio, Gennaro De Maio di Pagani, Giancarlo Mascolo di Cava, Claudio Cinto Cicirello di Torino, Irene Cappuccio di Nocera Superiore.(re.pro.)

©RIPRODUZIONE RISERVATA