Il sindaco Napoli è quarto per gradimento

Nell’annuale classifica de “Il Sole 24 ore” è a pari merito con de Magistris, ma perde 10 punti

«Sono lusingato». È la secca dichiarazione con cui il sindaco Vincenzo Napoli ha commentato la classifica de “Il Sole 24 ore” che sonda la percentuale di gradimento dei sindaci italiani. Una classifica che vede il primo cittadino al quarto posto con una percentuale del 60% a pari merito con i colleghi di Latina (Damiano Coletta), Lecce (Paolo Perrone), Venezia (Luigi Brugnaro), Fermo (Paolo Calcinaro) e Napoli (Luigi De Magistris). La classifica viene realizzata ogni anno dall’istituto Ipr marketing nel periodo tra novembre e dicembre attraverso la somministrazione di questionari. Per ogni comune vengono intervistate 600 persone dissagregate per sesso, età ed area di residenza.

La domanda che viene posta è la seguente: “Le chiedo un giudizio complessivo sull’operato del sindaco della sua città nell’arco del 2016. Se domani ci fossero le elezioni comunali, lei voterebbe a favore o contro l’attuale sindaco?”. A questa domanda il 60% dei salernitani intervistati, vale a dire 360 persone, hanno risposto affermativamente. Non sfugge che la percentuale di gradimento, pur lusinghiera, è di gran lunga inferiore a quella riportata nel giorno dell’elezione che fu del 70, 5 % ed infatti la classifica segnala un decremento di oltre dieci punti percentuali. Questo dato non è passato inosservato ai rappresentanti dell’opposizione in Consiglio comunale. «A mio giudizio – ha commentato Dante Santoro – la percentuale è ancora troppo alta, questa classifica lo ha graziato. Il calo nel gradimento è dovuto allo scarso rendimento di questa amministrazione, la peggiore degli ultimi anni».

Duro anche Ciro Russomando: «Questa amministrazione – dice – si è rivelata inadeguata rispetto alle esigenze e alle aspettative di questa città che pure aveva gratificato la maggioranza con un voto inconfutabile». Non risparmia stoccate anche Gianpaolo Lambiase: «Salerno non è certo la peggiore tra le città campane – afferma – però ha gli stessi problemi di tutte le città meridionali perché aumenta di anno in anno la disoccupazione, in particolare giovanile, la deindustrializzazione, il traffico e l’inquinamento ambientale. Quindi il consenso del sindaco diminuisce perché non si prendono provvedimenti opportuni per risolvere questi problemi». Vale la pena ricordare che la classifica sul gradimento dei sindaci vede in prima posizione la sindaca di Torino Chiara Appendino (62%), al secondo posto quello di Firenze Dario Nardella (61%) e al terzo quello di Parma Federico Pizzarotti (60.5%). Gli altri sindaci campani sono così posizionati Clemente Mastella (Benevento) decimo, Carlo Marino (Caserta) 47esimo, Paolo Foti (Avellino) 80esimo.

Angela Caso

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