Il sindaco: «Il nostro mare è perfettamente balneabile»

ATRANI. Il Comune di Atrani difende la balneabilità delle proprie acque, dopo le analisi portate a termine da Goletta Verde, eseguite dal laboratorio mobile di Legambiente tra il 26 e il 29 giugno scorsi, secondo le quali nelle acque che bagnano il piccolo borgo della Costiera amalfitana sarebbero presenti elevate cariche batteriche. Gli esami svolti alla foce del torrente Dragone, passato tristemente alla storia per essere esondato provocando l’alluvione del 9 settembre di sei anni fa, avrebbero quindi cariche batteriche talmente elevate che il mare di Atrani risulterebbe nella categoria di acque “fortemente inquinanti”.

Va da sè che il problema della depurazione è uno degli aspetti sui quali i sindaci della Divina si stanno battendo con determinazione, perché una terra tanto affascinante e suggestiva deve poter contare su un impianto di depurazione di prim’ordine. Il Comune guidato dal sindaco Luciano De Rosa Laderchi ha risposto in maniera abbastanza piccata ai dati forniti da Goletta Verde, sottolineando che l’ente preposto all’analisi della acque marine è l’Arpac:«Lo specchio d’acqua antistante Atrani è costantemente oggetto di prelievi da parte dell’Arpac, l’Agenzia regionale la cui attività istituzionale comprende la vigilanza e il controllo del rispetto delle normative vigenti, anche per quanto riguarda il requisito della balneabilità. Consultando l’archivio on line delle analisi effettuate si evince in maniera chiara che il requisito della balneabilità, raggiunto due anni fa dopo ben sette di divieto di balneazione, è stato ampiamente mantenuto e ciò grazie all’impegno costante di questa amministrazione e dell’Ausino nel far funzionare al meglio l’impianto di trattamento dei reflui esistente. Il danno d’immagine provocato dalla diffusione dei dati di Goletta Verde è incalcolabile per il nostro paese, che del mare fa una delle sue risorse più importanti».

©RIPRODUZIONE RISERVATA