Il sindaco di Nocera sceglie De Mita «Ma non mi candido» 

Dopo la partecipazione alla convention centrista Torquato smentisce le voci di una sua corsa per la Camera 

NOCERA INFERIORE . Manlio Torquato sgombra il campo da una sua possibile candidatura alle elezioni politiche 2018. La partecipazione del sindaco di Nocera Inferiore alla convention “L’Italia è popolare”, organizzata da Giuseppe De Mita a Napoli, aveva attivato una ridda di voci. In tanti hanno dato il primo cittadino in pole position per la corsa alla Camera, con l’investitura ricevuta al Palapartenope. Così non sarà. A dirlo è lo stesso Torquato: «Non sono candidato». Tra le motivazioni addotte c’è quella che «la legge non consente la candidatura. I sindaci in carica o i presidenti di Provincia devono dimettersi sei mesi prima».
Inoltre, forse il motivo sostanziale, «io mi sono ricandidato per completare alcune cose del primo mandato, se avessi pensato alle elezioni politiche non mi sarei presentato». Parole che non lasciano spazio ad altre possibili interpretazioni. Questo però non vorrà dire disimpegno. Torquato dovrebbe essere in prima linea accanto ai candidati del suo, quasi, partito di matrice demitiana. Un movimento, germogliato sabato scorso al teatro tenda napoletano, che ha calamitato l’interesse del politico nocerino. «Guardo con interesse a Italia Popolare – ha detto Torquato – perché la reputo fatta da persone serie con dimostrata capacità di governo, in un tempo in cui la politica è ridotta a chiacchiere e social, a semplificazioni illusorie o violente». Il sindaco tesse le lodi del movimento centrista: «Ne condivido i valori cristiani, di partecipazione sociale, di rispetto della persona e di unità nazionale nell’ambito del popolarismo europeo. Dovrà contraddistinguersi per autonomia di azione politica, seppur nella coalizione, ed aspirare ad essere centrale insieme alle forze di area popolare». A chi fa notare che questa scelta potrebbe complicare i rapporti con il Partito democratico, che in passato aveva forse accarezzato la possibilità di averlo tra gli iscritti, risponde: «Questa mia attenzione non mette affatto in discussione il rapporto con il Pd, visto che Italia Popolare vuole essere parte della coalizione di centrosinistra e dal punto di vista amministrativo è tra le forze che hanno concorso alla mia rielezione». La convention di sabato scorso nasce dalla rottura in seno all’Udc, con Lorenzo Cesa proiettato verso il centrodestra e il gruppo popolare guidato dagli irpini che guarda al centrosinistra. Insomma, per Torquato l’adesione al partito dei De Mita può rappresentare solo «un rafforzamento» della coalizione. Anche per questo considera «giusta» la considerazione del consigliere Antonio Alfano, pronto a decidere di fare «qualcosa di diverso dal percorso civico». Purché sia nel solco dell’attuale maggioranza, deve essere l’auspicio di Torquato. Il sindaco non ha mai escluso l’adesione ad un partito nel suo futuro. Ha sempre detto che politicamente non sarebbe morto civico, potrebbe forse farlo da democristiano.
Salvatore D’Angelo
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