Corbara

Il sindaco chiude il Valico: «Un degrado devastante» 

La strada che porta alla Costiera si trova in condizioni drammatiche. Pentangelo: «Dopo giorni dal sopralluogo della Provincia nulla è stato fatto» 

CORBARA - Si preannuncia difficile l’estate di chi percorrerà il Valico di Chiunzi per raggiungere le località della Costiera amalfitana.
Il sindaco di Corbara, Pietro Pentangelo, ha annunciato possibili e ulteriori ordinanze restrittive per il transito di mezzi e veicoli se non sarà risolto il grave stato di degrado ed incuria in cui versa la Provinciale 2 che collega l’Agro nocerino sarnese alla Divina. Il tracciato stradale attraversa Corbara, determinando non poche problematiche in merito al costante flusso di veicoli e mezzi che aumenta a dismisura nel periodo estivo.
«A distanza di quasi cinquanta giorni dall’ennesimo sopralluogo effettuato dai tecnici della Provincia che ha accertato, se mai fosse ancora necessario, lo stato di degrado e di incuria della Provinciale 2 che collega l’Agro alla Costiera amalfitana, gli enti preposti continuano a non fornire alcuna risposta al riguardo», ha detto Pentangelo.
«Abbiamo più volte sollecitato interventi, visto che l’arteria viene percorsa ogni anno da milioni di persone e soprattutto turisti e pure a fronte dello scenario naturale incomparabile del nostro territorio, offriamo uno stato delle nostre strade ai limiti dello scempio». Pentangelo ha già confermato la disposizione di un’ordinanza pubblicata alcune settimane fa con cui ha limitato il transito degli automezzi di maggiore carico, con l’intento di proteggere il territorio e l’incolumità dei residenti.
«Ma pare non bastare, ecco perché mi assumerò ogni responsabilità e userò ogni prerogativa che la legge mi concede per emettere nuovi provvedimenti, maggiormente restrittivi, a tutela della circolazione e del territorio, qualora non arrivino interventi rapidi ed ormai improcrastinabili», ha concluso il primo cittadino corbarese.
Alcune settimane fa i cabinieri delle stazioni di Ravello e Tramonti, coordinati dal capitano Roberto Martina, insieme ai colleghi forestali, avevano individuato diverse piazzole in cui erano stati ritrovati cumuli di rifiuti tossici. Una piaga in tutto il comprensorio.

(d. g.)

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