Il settore penale è in tilt Mancano i magistrati

Due collegi su tre funzionano da tempo a corrente alternata con gravi disagi Le competenze su Cava e Mercato San Severino peggioreranno la situazione

Rischia di diventare un’emergenza il continuo ricambio di magistrati giudicanti alla sezione penale del tribunale di Nocera Inferiore. L’imminente defezione del presidente in pectore Irma Musella, passata dal ruolo di presidente del secondo collegio direttamente al primo, a copertura del ruolo svolto e concluso dalla dottoressa Anna Allegro, completa un quadro di trasferimenti ad altre sedi lasciando lacune.

Un altro trasferimento arrivato circa un anno fa da parte del giudice Furio Cioffi, col ruolo a lui assegnato ora svolto di fatto dal dottor Donnarumma, ha di fatto lasciato un postovacante, perché il giudice Donnarumma ha lasciato vuoto il suo ruolo, di fatto mai ricoperto. Le varie pedine della sezione penale continuano a ruotare senza trovare un assetto stabile che consenta l’esercizio ordinario del tribunale: le tre composizioni collegiali della sezione penale si scambiano di fatto presidenti, con il primo collegio presieduto da qualche mese dalla dottoressa Musella, innescando l’impossibile composizione del secondo collegio, in precedenza giudicato dalla stessa dottoressa.

Intanto il terzo collegio costituito dal presidente Domenico Diograzia con la dottoressa Raffaella Caccavale e Raffaele Donnarumma, è il solo che marcia a pieno regime. D’altra parte va registrato il passaggio avvenuto da oltre un anno del giudice Paolo Valiante dalla sezione giudicante all’ufficio gip, con il vecchio primo collegio, composto dai giudici Allegro-Valiante-Giocoli estinto con la sentenza “Linea d’ombra”, ultimo processo chiuso.

Appena qualche settimana fa i magistrati hanno tenuto un’assemblea straordinaria per discutere della carenza di organico legata alla annunciata nuova giurisdizione del tribunale nocerino, con i temuti accorpamenti delle sedi distaccate di San Severino e Cava senza gli adeguamenti di organico necessari. Il nuovo riassetto prevede un solo giudice in più per i magistrati giudicanti e nessuna aggiunta alla procura. Ci sarà un aumento del 31% della popolazione amministrata, con un incremento dei carichi di lavoro per civile e penale del 20-25%, e il rischio paralisi dietro l’angolo.

Dal punto di vista strutturale, l’emergenza resta evidente, con gli ascensori dell’edificio della sezione penale a singhiozzo, e il continuo prolungamento della sospensione delle attività del tribunale civile e giudici di pace nell’edificio opposto. Il crollo ha innescato un continuo rinnovamento dei termini del provvedimento, con nuove disposizioni ogni due giorni, cartelli su cartelli, legati all’inagibilità sostanziale per gli uffici. I lavori proseguono e si sono più volte prolungati, procastinando la fine dell’emergenza a domani.

(a. t. g.)

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