«Il settore carni fa gola alla criminalità»

Incredulità e stupore. A Cava la notizia si è diffusa rapidamente generando soprattutto sorpresa, anche perché sia i due arrestati, Carlo Castellano e Natale Siani, sia le vittime dell’usura sono...

Incredulità e stupore. A Cava la notizia si è diffusa rapidamente generando soprattutto sorpresa,

anche perché sia i due arrestati, Carlo Castellano e Natale Siani, sia le vittime dell’usura sono molto conosciute in città. Sicuramente il più noto è Siani, 58 anni, grossista di carni bovine e suine: nella zona di San Giuseppe al Pozzo, dove risiede in via XXV Luglio, ha un punto vendita all’ingrosso di carni; sempre in zona, poi, gestisce anche una macelleria che però è intestata ad altre persone. Siani è molto conosciuta nel settore della lavorazione vendita delle carni ed ha un giro d’affari importante. Tra l’altro da lui si forniscono non solo numerosi esercenti di Cava, ma anche negozianti di altri centri vicini. L’altro arrestato, Castellano, 63 anni, risiede in via Ferrigno, a Passiano. Ad uno sguardo superficiale può risultare estraneo al settore delle carni essendo un pensionato del Cstp; in realtà anche lui è conosciuto tra i commercianti di carni perché molti anni fa gestiva una macelleria al mercato coperto. Alle vittime ha espresso la propria solidarietà il presidente provinciale di Assomacellai Confesercenti, Carmine Russo. «Circa un mese addietro – ha ricordato Russo – ha denunciato l’interesse della criminalità organizzata per il settore delle carni, finalmente le istituzioni hanno risposto salvando un collega. La Confesercenti provinciale da tempo ha aperto degli sportelli Sos Usura e può ottenere fondi anti usura per i propri iscritti che hanno difficoltà ad accesso al credito». (a.f.)