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Il segretario Landolfi «Giusto allentare il patto di stabilità»

SALERNO. «La proposta di Bersani sull’allentamento del patto di stabilità è concreta e fattibile e va nella direzione più volte sollecitata dai comuni». Lo afferma il segretario provinciale del...

SALERNO. «La proposta di Bersani sull’allentamento del patto di stabilità è concreta e fattibile e va nella direzione più volte sollecitata dai comuni». Lo afferma il segretario provinciale del Partito democratico, Nicola Landolfi, che commenta così la proposta lanciata dal candidato leader del centrosinistra con lo scopo di realizzare investimenti nei prossimi 3 anni nel campo della scuola e della sanità allentando i vincoli del patto di stabilità di Comuni e Regioni. «La necessità di ristrutturare gli ospedali e di mettere in sicurezza le scuole è sotto gli occhi di tutti» spiega Landolfi, che però ritiene che le scelte delle priorità spetta ai territori. «Nell’Agro nocerino sarnese - ad esempio - l’esigenza maggiore è la messa in sicurezza del territorio rispetto ai rischi idrogeologici, mentre a Salerno città la priorità potrebbe essere, come più volte evidenziato dal sindaco Vincenzo De Luca - il completamento di alcune opere pubbliche strategiche. E’ assurdo che spesso ui Comuni, anche in presenza di copertura finanziaria, non posono pagare gli stati di avanzamento dei lavori per non sforare il Patto di stabilità. L’allentamento sarebbe importante anche per i servizi sociali e per i servizi pubblici essenziali».

Ciò non significa che in alcune aree del Paese, come pure in provincia di Salerno, scuole e ospedali non abbiano bisogno di interventi di manutenzione straordinaria che sono stati rinviati negli anni per mancanza di fondi o per i vincoli del patto di stabilità. Sull’argomento ieri è intervenuto anche Angelo Rughetti, ex segretario generale dell’Anci e candidato alla Camera in Campania 2: «Avere delle scuole sicure per i nostri figli, ambienti di lavoro adeguati per i lavoratori e luoghi dignitosi e funzionali per i malati – ha sostenuto – sono obiettivi che devono avere il consenso di tutti perché sono elementi che fanno parte della dotazione minima di cui si deve disporre quando si appartiene a una comunità civile e moderna». «Oltre a questo va considerato l’effetto economico degli interventi – spiega ancora Rughetti– perché queste somme produrrebbero lavoro per centinaia di piccole imprese e per migliaia di lavoratori su tutto il territorio nazionale. Un’iniezione di liquidità e di reddito per rilanciare la crescita». (g.g.)

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