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Il Sarno sta inquinando il centro cittadino

SCAFATI. Con l’avvio della lavorazione dei pomodori nelle fabbriche del territorio, la puzza proveniente dal Sarno invade tutta la città. A sud i miasmi del canale san Tommaso e quelli...

SCAFATI. Con l’avvio della lavorazione dei pomodori nelle fabbriche del territorio, la puzza proveniente dal Sarno invade tutta la città. A sud i miasmi del canale san Tommaso e quelli provenienti dal sito di stoccaggio di via Ferraris.

Al centro gli odori nauseabondi del fiume Sarno e a nord, in località san Pietro, l’odore acre di fumo mescolato a quello che emana il Sarno stanno creando non pochi disagi ai cittadini. E così la notte si è costretti a barricarsi in casa e a tappare le finestre perché la situazione è insostenibile. «Anche questa notte non sono riuscita a dormire – racconta una residente di via Armando Diaz – Si sprigiona nell’aria un odore pungente che provoca bruciore agli occhi e ostacola la respirazione».

Mentre in località Cappelle e Mariconda i residenti già da mesi fanno i conti con l’insopportabile puzza, per i cittadini del centro di Scafati e delle zone attraversate dal fiume Sarno è appena iniziato il tremendo calvario dei miasmi agostani. «A via Terze è impossibile respirare dalla puzza del fiume – racconta una signora – una situazione che va avanti da giorni. Siamo barricati in casa. Ho tanta paura per la mia salute e per quella di tutti i cittadini». Sulla quesitone si dicono pronti a fare battaglia gli attivisti di Scafati in movimento.

«Di questo passo si muore – hanno dichiarato Alessia De Angelis Minervini e Giuseppe Sarconio – Il Sarno porta con se miasmi esalazioni quotidianamente che respirammo. È una vita che viviamo nei veleni e nessuno muove e un dito». Il dito è puntato ancora una volta contro l’amministrazione comunale: «Un nostro diritto non è piangere ma reagire alle azioni nefaste di questa amministrazione che ci acceca e ci annebbia la realtà». La puzza è insopportabile, acuita dal caldo. Un persistente cattivo odore che penetra nella abitazioni dei cittadini. Le strade del centro cittadino sono infestate da una puzza insopportabile che rende l’aria pesante e irrespirabile. I cittadini si ritrovano a dover affrontare una vera e propria emergenza ambientale mentre già combattono contro il caldo afoso».

Luigi Novi

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