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Il salernitano Campajola dirige il video dei Sonatin

SALERNO. Un insegnante si agita con un curioso copricapo tra i banchi di una classe vuota: le aule sono quelle di una scuola del Napoletano, dov’è stata realizzata la clip di “ Rise Up”, il singolo...

SALERNO. Un insegnante si agita con un curioso copricapo tra i banchi di una classe vuota: le aule sono quelle di una scuola del Napoletano, dov’è stata realizzata la clip di “ Rise Up”, il singolo dei Sonatin for a Jazz Funeral, band emergente campana. Dietro la macchina c’è Andrea Campajola, giovane regista salernitano da anni alle prese con l’universo video.

“L’amore è una condizione per la rivoluzione”, recita il ritornello del brano che riprende un po’ il senso della celebre canzone degli Area, “Gioia e rivoluzione”. «Insorgere contro tutte le autorità prive di amore – spiega Campajola - è il messaggio piuttosto esplicito del testo della canzone che esprime la lotta individuale che ognuno affronta quotidianamente contro qualsiasi tipo di ingiustizia. Questo video è stato girato in un solo giorno a causa dell’assoluta mancanza di budget, quindi si basa molto sull’improvvisazione sia mia che di qualsiasi membro del gruppo. Il senso che volevo dare al video era la libertà assoluta di movimento: ognuno di loro ha scelto uno spazio della scuola nel quale si doveva esibire e ascoltando il brano facevano tutto quello che gli passava per la mente».

Nati nel maggio del 2008 dall’incontro tra Martino Caliendo, il batterista Maurizio Milano ed il cantante Luigi Impagliazzo, dopo un anno e mezzo di lavoro i Sonatin, con l’inserimento di Pierluigi Patitucci, incidono la prima demo nel luglio 2009 presso l’Associazione Ul-trasuoni a San Giorgio a Cremano. Nel novembre 2009 intraprendono l’attività live che li vedrà impegnati su alcuni palchi dell’area napoletana ed in Campania. Nel giugno 2010 iniziano l’incisione di un Ep Omonimo presso la Monochrome Records di Eboli completata nel novembre dello stesso anno.(a.d.v.)

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