#IORESTOACASA

Il “rimedio” di Casagrande: «Risate per battere il male»

Sulle note di “Ma la notte no” di Arbore il clip di #iorestoacasamo è già virale

Raccontaci le tue storie

Ore 18 del decimo giorno di quarantena. Ce ne saranno altri, molti altri. Non posso restare fermo mentre il mondo piange. Devo agire. Alzo il telefono. “Ciao Renzo, ho un’idea e ha a che fare con la tua canzone”. “Ma la notte no?” risponde Arbore. “Sì!”. “Hai il mio totale appoggio. Vai e facci sorridere”. Luca Abete, Fabio Balsamo e Ciro Priello dei “The Jackal”, Paolo Belli, Massimo Boldi, Paolo Conticini, Raul Cremona, Nino Frassica, Massimiliano Gallo, Carmen Giannattasio, Pino Insegno, Simona Izzo, Angelo Pintus, Antonio Stash dei “The Kolors”, Ricky Tognazzi. In due ore li ho chiamati tutti, pensavo mi mandassero a quel paese e invece no, mi hanno detto subito di sì.

Così è nata “Io resto a casa mò”, una parodia coinvolgente e carina della famosa canzone di “Quelli della notte”, con un testo scritto da me, che racchiude i video inviatomi dai miei amici artisti. Un tentativo di colorare l’interno di quelle case che per alcuni sono proprio nere. In fondo l’umorismo è l'arte di trasformare l'amarezza in un sorriso. Ma avevo paura, sì, paura di giocare su qualcosa di così serio quando ci sono centinaia di persone che ogni giorno muoiono. Non è il momento di cantare o di fare queste cose, affermano alcuni. Ma seguo il mio cuore che mi dice che in questo momento ci sono persone sole e spaventate, animi che rischiano di ammalarsi di depressione, un altro virus che può infettare chiunque. E allora tutti i miei timori svaniscono. L’intento è diffondere una risata virale, questo conta. Far girare questo video, farlo entrare nelle case di tutti e mostrarci non come bravi artisti, ma come esseri umani, nella nostra quotidiana quarantena che ci rende tutti uguali.

Guardate che ridere è una cosa molto seria. E poi vuole essere anche un segnale per dire “Se lo fa lui allora forse non mi devo così tanto deprimere come sto facendo”. La ricetta è stata mescolare persone di altissimo livello artistico in un contesto goliardico, senza alcuna pretesa. Perfino i musicisti, Giancarlo Ippolito, Lorenzo Mattia, Pippo Seno e Fabrizio Buongiorno, hanno composto la musica in soli due giorni nelle loro case o nei loro studi privati. Tutti uniti dalla voglia di risollevare gli animi e dal desiderio di vicinanza. Da qualche giorno ho lanciato il video sui miei canali social e ogni volta che attraverso un commento o uno smile, sento le risate di chi condivide con me questi minuti di ilarità, allora anche io sorrido. Perché solo quando riusciremo a prendere giocosamente un distacco da noi stessi, quando scopriremo la libertà di una risata, nonostante il presente possa essere molto doloroso, allora potremo alimentare la speranza di tornare presto a vivere. Nel frattempo, sdrammatizzo così la paura: “Quell’amico influenzato sorridendo ho abbracciato, ma in quarantena mò, appena sento ‘o starnuto me ne so già fujuto. In quarantena sto”. #iorestoacasamo.

*attore e regista (testo raccolto da Stefania Capobianco)