SARNO

Il Riesame: "Arrestate Franco Annunziata"

L'ex consigliere comunale di Sarno è accusato di scambio elettorale politico mafioso

Il Riesame accoglie l’appello cautelare della procura antimafia di Salerno e dispone il carcere per l’ex consigliere comunale di Sarno Franco Annunziata, accusato di scambio elettorale politico mafioso. La decisione è arrivata nella tarda mattinata di ieri, col deposito in cancelleria a ribaltare l’iniziale rigetto disposto dal gip, che aveva concesso il divieto di dimora per l’accordo con il clan camorristico dei Serino prima delle ultime elezioni amministrative. La misura restrittiva, che resta sospesa con l’annunciato ricorso in Cassazione da parte del legale dell’esponente di Fratelli D’Italia, l’avvocato Michele Sarno, è stata decisa come unica scelta prevista dal codice e dalla giurisprudenza per il reato in questione. Il tribunale chiamato a decidere sul patto criminale aveva precedentemente smentito l’esistenza di un clan a Sarno, ritenendo non più attivo in zona il gruppo camorristico dei Serino: tale appunto non fa decadere l’impianto dei carabinieri del Ros per cui Annunziata, puntava al contatto con l’organizzazione, in virtù di una riconosciuta influenza in grado di garantire voti nella competizione elettorale. In precedenza il Riesame aveva discusso sulle istanze presentate dai difensori, annullando l’ordinanza cautelare per il vecchio boss Aniello Serino, legato alla Nco, storico capo clan già detenuto, disponendo gli arresti domiciliari per Franco Della Cava ed Ernesto Dello Russo. Per il politico, ex consigliere provinciale e comunale, candidato sindaco nella primavera scorsa, era rimasta in piedi l’accusa di scambio politico mafioso, a conferma del tentativo di ottenere appoggio elettorale dalla famiglia Serino.

I giudici avevano rigettato le altre richieste degli avvocati difensori, confermando le misure del carcere per Luigi Cerzosimo, Antonio Franco, Giuseppe Inchico, Davide La Piccirella, Luigi Parlato, Raffaele Saulino, il figlio del capoclan, Gianluigi Serino e Raffaele Vitiello, con gli arresti domiciliari per Domenico Elia, Oltion Nikkoli, Carmelo Robustelli, Michelina Serino e Marco Vicidomini e l’obbligo di firma per Vincenzo Lapelazzuli. L’inchiesta portata avanti dal pm antimafia Vincenzo Montemurro punta con decisione sul voto di scambio, impianto rimasto anche davanti ai giudici di Salerno, ritenendo sussisstente il legame tra gli uomini del clan Serino, reputato inattivo sul territorio, alla politica, nella persona di Franco Annunziata, ora pronto a ricorrere in Cassazione sospendendo l’esecuzione della misura.

Il Riesame ha deciso in questa direzione nonostante le dimissioni di Annunziata dal consiglio comunale, ritenendolo in grado di esercitare comunque la sua influenza pubblica e di potere inquinare il prosieguo delle indagini.