«Il ricorso agli usurai è dietro l’angolo»

Al mercato di via Robertelli, a Torrione, ci sono 124 stalli, su cui si alternano, a rotazione, 260 mercatali. «Se l’entrata in vigore del Durc non sarà prorogata, resteranno una decina di operatori...

Al mercato di via Robertelli, a Torrione, ci sono 124 stalli, su cui si alternano, a rotazione, 260 mercatali. «Se l’entrata in vigore del Durc non sarà prorogata, resteranno una decina di operatori - spiegano Tommaso Avallone e Gina Russo, venditori di pantofole - Purtroppo ognuno di noi ha maturato, nel tempo, un debito che va da poche migliaia di euro a cifre decisamente più consistenti. E adesso temiamo fortemente che qualcuno possa finire nelle grinfie degli usurai, visto che le banche non ci lasciano neppure entrare e che non tutti hanno una famiglia alle spalle che può dare una mano». La prima stangata c’è stata un mese fa, quando l’amministrazione comunale avviò un controllo a tappeto di tutte le aree mercatali, obbligando chi non era in regola con il pagamento della Tosap, a sanare la propria posizione, pena la revoca della licenza. «Una ventina di colleghi hanno dovuto versare “cash” diverse migliaia di euro e c’è anche chi si è indebitato con gli usurai», tuona Russo. «Pagare le tasse è un dovere e siamo i primi a dire di volerci mettere in regola per non avere problemi - ha continuato la coppia di commercianti - Quello che chiediamo è solo di avere il tempo di raccimolare i soldi senza finire in mezzo ad una strada. Se non abbiamo pagato è perchè non abbiamo più neppure gli occhi per piangere. I mercati in inverno sono vuoti. Lavoriamo solo da aprile a giugno. Poi basta, perchè la gente va al mare».