Il rettore agli studenti «Unisa è alta velocità» 

Fino al 16 febbraio ne saranno accolti 15mila da 4 regioni

Il campus di Fisciano dell’Università di Salerno invaso ieri mattina da oltre 1300 studenti accompagnati dai loro insegnanti in occasione della giornata inaugurale di UnisaOrienta, giunta alla 14esima edizione. L’Università, fino al 16 febbraio, ultimo giorno dedicato all’orientamento dei giovani alle prese con la scelta della facoltà a cui iscriversi, accoglierà nell’ateneo 15mila studenti di 110 istituti scolastici provenienti da Campania, Calabria, Puglia e Basilicata, oltre a 700 docenti.
I primi ospiti sono stati gli studenti dei licei scientifici da Procida di Salerno, Genoino di Cava De’ Tirreni e Gallotta di Eboli, gli I.i.s. Fermi di Sarno e Ancel Keys di Castelnuovo Cilento, l’I.s.i.s.s. Corbino di Contursi Terme, e altri istituti di Ariano Irpino, Gragnano, Avellino e Caserta.
Studenti sorpresi dall’arrivo di Pepper, simpatica robot presentata dal team di Ingegneria informatica, che ha esordito salutando i presenti e rispondendo cordialmente alle domande del direttore del Dipartimento di ingegneria informatica e matematica applicata, Mario Vento. «Per voi la giornata di oggi è un’opportunità», ha dichiarato Rosalba Normando delegata del rettore all’Orientamento degli studenti. Il format di UnisaOrienta si è arricchito negli anni, dunque è stato aumentato il numero dei seminari focalizzati sugli sbocchi occupazionali. «Sono stati coinvolti 300 docenti – ha puntualizzato – si terranno seminari per i 76 corsi di laurea e saranno spiegati gli obiettivi formativi».
A fare gli onori di casa il rettore Aurelio Tommasetti. «Sono state organizzate dodici giornate di orientamento, vi accoglieremo da settembre», ha detto il rettore che ha parlato di ricerca e didattica, di «corsi di studio tagliati sul mondo del lavoro», del campus «per migliorare la qualità della vostra vita in ateneo», di merito e di rimborsi tasse per 3800 studenti meritevoli. «Il tempo è un fattore decisivo – ha concluso – salite su un treno ad alta velocità». Con Tommasetti, oltre a Vento, Rosa Maria Grillo direttore del Dipartimento degli studi umanistici, Matteo Casale capo di gabinetto del rettore e Antonio Centore Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Nocera Inferiore. «Non potete avere il talento se non lo possedete – ha spiegato – il quoziente intellettivo è nel Dna, la fortuna potete invocarla non pretenderla, l’impegno è nelle vostre mani». Sono richieste specializzazioni e duttilità, ha commentato, e datevi un piano B, una seconda scelta, perché alcuni test solo molto selettivi.
Vento ha spiegato che «la disoccupazione nell’Ingegneria informatica non esiste». Ne sa qualcosa Vincenzo Vigilante, 24 anni di Salerno, laurea con lode in Ingegneria informatica e ora dottore di ricerca: «Pepper è un robot con intelligenza artificiale prodotto da un’azienda che ha fornito la componentistica, noi del gruppo Macchine intelligenti per il riconoscimento di immagini, audio e video abbiamo prodotto il software che le consente di comportarsi in modo naturale. È dotata di sensori, microfoni e telecamere, sa muoversi, sa riconoscere persone e oggetti, si rivolge alle persone e risponde». Hanno tanta strada da fare due studenti 17enni del Genoino di Cava. «Vorrei frequentare Medicina – ha detto Chiara Fragolino – il mio sogno è aiutare gli altri, vorrei seguire questa strada e mi piacciono le materie che dovrei studiare». Idee chiare anche per Cristiano Iaccarino «vorrei studiare Medicina e specializzarmi in diabetologia per poi aprire uno studio. Il mio piano B, iscrivermi ad Agraria, affine ai miei studi». Gessica Castiello dell’alberghiero di Ariano Irpino «vorrei studiare psichiatria, psicanalisi e neurologia. Alle lezioni di accoglienza turistica a scuola mi sono appassionata a queste materie».
Marcella Cavaliere
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