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Il residuato bellico “brilla” a un anno dal ritrovamento

SANZA. A distanza di quasi un anno, per l’esattezza 350 giorni, dal ritrovamento di un ordigno bellico in un terreno agricolo di Sanza, finalmente è arrivato a conclusione l’iter burocratico per la...

SANZA. A distanza di quasi un anno, per l’esattezza 350 giorni, dal ritrovamento di un ordigno bellico in un terreno agricolo di Sanza, finalmente è arrivato a conclusione l’iter burocratico per la sua rimozione. Ieri mattina gli artificieri dell’Esercito hanno fatto brillare il residuato bellico con l’assistenza dei Vigili del fuoco del distaccamento di Sala Consilina e dei Carabinieri.

L’ordigno in questione è lungo 28 centimetri e spesso 8 e risale alla Seconda guerra mondiale. È stato ritrovato ad aprile dello scorso anno in un terreno in località Caprino Grosso nel comune di Sanza. Nei giorni scorsi si è tenuta presso la Prefettura di Salerno una riunione del Coordinamento del soccorso pubblico per organizzare l’attività di recupero dell’ordigno. Il primo cittadino di Sanza, Francesco De Mieri, durante le attività di rimozione ha disposto la chiusura al traffico di tutte le strade della zona e lo sgombero delle abitazioni presenti nella zona in un raggio di 800 metri.

Non è la prima volta che nel Vallo di Diano vengono rinvenuti ordigni inesplosi risalenti ai due conflitti mondiali. Qualche anno fa si rese necessario l’intervento degli artificieri per una bomba rinvenuta a Montesano sulla Marcellana.(e. c.)

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