«Il Registro tumori non è aggiornato Subito i dati certi» 

L’allarme e l’appello del consigliere di opposizione Odierna «Ignorato lo spirito della legge varata dalla giunta Caldoro»

Emergenza patologie tumorali, dai consiglieri comunali di opposizione arriva una nuova richiesta di aggiornamento del Registro dei tumori. Dopo il recente Consiglio comunale monotematico sulle patologie tumorali e sull’inquinamento ambientale, si torna a parlare di una criticità che sta colpendo tutto il territorio dell’Agro nocerino-sarnese, in particolare la zona di Sarno e paesi limitrofi.
Sulla questione è intervenuto il consigliere comunale di opposizione Sebastiano Odierna, che ha posto l’attenzione sulla raccolta, l’archiviazione, l’analisi e l’interpretazione dei dati sulle patologie neoplastiche. «Il Registro dei tumori della provincia di Salerno prima era di competenza della provincia ma ora è passato all’Aslm con il coordinamento dell’ospedale “Pascale” di Napoli - afferma Odierna - l’ultimo aggiornamento si è avuto negli anni nel 2007-2008 e 2008-2009: è stato fatto con l’assessore Sebastiano Odierna. Da allora nessun altro aggiornamento c’è stato. L’unico aggiornato fino al 2012 è il Registro dei tumori infantili, aggiornato dal 2008 al 2012. Da questo momento non si conosce più nulla della malattia nel nostro territorio. Nel 2012, con l’allora presidente Stefano Caldoro, la Regione Campania ha approvato la legge regionale per il Registro dei tumori e sono stati costituiti sette registri dei tumori in varie province, con la copertura quasi totale della regione. Nonostante questo impegno però, i registri dei tumori non sono stati mai aggiornati».
La segnalazione di Odierna tiene conto di numerosi fattori: «Oggi c’è una maggiore attenzione sul problema, poiché ognuno di noi ha subìto un lutto o comunque ha avuto amici o parenti malati di tumore. Pertanto la cosa più importante è avere a disposizione dei dati certi. Secondo il mio avviso il dato più attendibile è quello proveniente dal Registro dei tumori, che permette di conoscere la malattia fino in fondo. Sono convinto che l’unica strada è quella di aggiornare in modo corretto e tempestivo il Registro e, dati certi alla mano prendere dei provvedimenti. La Regione Campania purtroppo è in forte ritardo, poiché dopo aver fatto la legge, più nulla è stato fatto».
Sulla prevenzione infine, Odierna aggiunge: «Si parla tanto di prevenzione ma solo a parole: intanto per sostenere una colonscopia possono trascorrere addirittura anche 5 mesi e i costi sono altissimi. Pertanto molte persone rinunciano ai controlli. Io penso che quella della riduzione di costi e liste di attesa dovrebbe essere una delle prime iniziative da prendere».
Sulla questione anche l’oncologo Antonio Crescenzo si era mostrato concorde: «Bisogna mettere in campo uno studio epidemiologico sull’intero territorio e sulla popolazione residente, coinvolgendo diverse figure a partire dall’Istituto superiore di sanità, le università, gli enti di ricerca, l’agenzia internazionale di ricerca sul cancro. L’aumento dei casi in questo territorio rispetto al fenomeno nazionale è da prendere in considerazione, ma deve essere indagato e studiato prima di lanciare un’emergenza, in modo tale da poter arginare il fenomeno e monitorarlo nel miglior modo possibile. Ben venga l’utilizzo del registro tumori ma non se resta così com’è, ovvero aggiornato al 2012».
Danilo Ruggiero
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