L'INTERVISTA

Il questore di Salerno: «Capitali illeciti da ripulire. Il pericolo del post Covid»

«Partite verifiche su acquisizioni di attività commerciali e aziende»

SALERNO - Calano i reati legati alla cosiddetta criminalità predatoria, si diversificano le modalità di spaccio, ma il pericolo maggiore è lo shopping delle aziende da parte della criminalità. Per questo sarà attivato un monitoraggio dei passaggi degli assetti della proprietà delle imprese e delle attività commerciali nel Salernitano, dopo l’emergenza coronavirus. Ad annunciarlo, il questore di Salerno, Maurizio Ficarra.

Questore, in queste settimane di emergenza Covid 19, qual è la situazione dei reati commessi nella provincia di Salerno?

Tutti i reati sono diminuiti in questo periodo in tutta la provincia di Salerno in maniera paritaria. Sono aumentati leggermente le liti in famiglia e gli oltraggi a pubblico ufficiale (a volte commessi in occasione delle contestazioni delle contravvenzioni).

Lo spaccio di stupefacenti ha perso le sue “piazze” tradizionali a causa della chiusura di molti spazi pubblici e delle difficoltà di movimento dei pusher e dei loro potenziali clienti, anche se in alcune zone sembra essere ancora presente, ma con metodologie diverse...

Anche i reati connessi allo spaccio di stupefacenti sono in calo, i nostri servizi investigativi ovviamente seguono anche in questo periodo le attività specifiche. L’indagine antidroga, per sua natura è composta da tutta una serie di attività di raccolta di elementi e di indizi che possano poi reggere alla richiesta di misure cautelari alla autorità giudiziaria. Questa minuziosa raccolta di elementi viene perseguita dai nostri poliziotti allo scopo di supportare l’attività stessa ed evitare che poi sia vanificato l’impiego delle nostre risorse. Anche in questo periodo stiamo lavorando proprio nella direzione da lei ipotizzata.

Molte le nuove famiglie alla fame e senza lavoro, specie nei quartieri popolari (almeno 3mila in provincia di Salerno) sono possibili prede della malavita?

È chiaro che i criminali cercheranno di sfruttare questo periodo terribile di bisogni, specie da parte dei più deboli e colpiti da questa gravissima situazione contingente. Tenderei a non generalizzare, partendo dal presupposto che le persone che più hanno bisogno in questo periodo si stanno rivolgendo alle strutture dell’assistenza, della Chiesa, del Comune. Non sempre chi ha bisogno, seppur in condizioni di estrema necessità, è disposto per fame a varcare il confine della legalità, ma il rischio ovviamente c’è e noi stiamo vigilando anche in questa direzione.

Molti stranieri sono tornati nei loro paesi di origine, altri sono rimasti nel Salernitano senza lavoro: sono terreno fertile per la criminalità?

Il ragionamento di prima si può applicare anche agli immigrati, anche in questo caso ci può essere chi rimane preda delle insidie criminali, ma in linea di massima chi fa questa scelta non lo fa solo per fame ma è una scelta che ha fatto, o avrebbe fatto, anche in assenza dell’emergenza coronavirus.

Si prepara la fase 2, il Paese si rimette in moto dopo l’emergenza Covid. Ma c’è una fortissima crisi di liquidità soprattutto nel commercio, nel turismo e nelle aziende: dietro l’angolo c’è chi dispone di capitali illeciti per subentrare, associarsi o aprire ex novo attività. Cosa state facendo per evitare lo shopping malavitoso?

Di tutto ciò che ci siamo detti finora questo è il pericolo ed il rischio più grande che ci può essere dietro l’angolo. Ci auguriamo che lo Stato possa supportare economicamente tutte le aziende, imprese ed attività che nel futuro accuseranno la difficoltà di continuare ad esistere. Il Dipartimento della pubblica sicurezza ha già attivato con la polizia di stato un percorso di ulteriore monitoraggio di tutte le nuove acquisizioni commerciali e aziendali che dovessero realizzarsi di qui in avanti. I nostri organismi investigativi sono già all’opera per acquisire quante più informazioni possibile al fine di scongiurare quanto più possibile il rischio da lei paventato e che annichilerebbe l’economia sana del paese quanto e forse più di quanto non stia già facendo l’emergenza sanitaria.

Salvatore De Napoli