«Il protocollo d’intesa s’è arenato al Comune» 

Il presidente dell’Asi, Antonio Visconti, e i rapporti con Palazzo di città «Avrebbe snellito le procedure, credo non si voglia affrontare il problema»

«S’è arenato a Palazzo di Città». Il presidente dell’Asi, il battipagliese, Antonio Visconti, parla del protocollo d’intesa che avrebbe dovuto regolare i rapporti tra il Comune e il Consorzio in attesa della sentenza del Consiglio di Stato sul caso “Agrifina”. Carlo Zara aveva denunciato pressioni imprenditoriali sulla politica per il rilascio dei nulla osta per gli insediamenti; ora parla il numero uno del Consorzio Asi.
Che fine ha fatto il protocollo d’intesa? «Arenato. È pronto da marzo, ma non ho più notizie dal Comune, che s’è sottratto alla regolamentazione dei rapporti transitori. Avremmo snellito le procedure: il Consorzio avrebbe rilasciato le pratiche attraverso il Comune. Non era a vantaggio di nessuno, ed era stato accettato. Credo che non si voglia affrontare il problema».
Carlo Zara parla di pressioni imprenditoriali sulla politica… «Non conosco le vicende, ma negli altri comuni non abbiamo questi problemi. Le norme assicurano all’imprenditore il normale svolgimento delle attività. Poi c’è chi vuol fare imprenditoria speculando, e allora le regole non le vuole».
E la politica? «Dovrebbe garantire sicurezza e rispetto delle regole agli insediamenti. Le imprese forti creano un centro di vita, e si sviluppa l’area industriale, e quella di Battipaglia è ancora la prima in provincia. La situazione attuale fa comodo a qualcuno, ma crea problemi agli imprenditori veri».
Ci sono modifiche riguardanti i nulla osta e gli imprenditori “veri”… «La delibera di giunta regionale 327 del 6 giugno 2017 ha reso attuative le norme di semplificazione: frazionamento degli opifici a livello orizzontale; insediamenti parziali; stabilimenti più piccoli all’interno di quelli più vasti. E poi le tettoie e la logistica in area industriale. L’amministrazione comunale dovrebbe fare un atto di recepimento, altrimenti gli imprenditori non beneficeranno delle norme agevolatorie. Con il protocollo sarebbe stato più semplice».
L’Asi attrae fondi: sono arrivati otto milioni di euro per il depuratore Asi. Che tipo d’intervento si farà? «Riqualificheremo l’impianto e avvieremo la cogenerazione a biomasse. Se n’è occupato Vincenzo Belgiorno, ordinario di ingegneria ambientale all’università di Salerno. Ci auguriamo che tutto sia pronto per la primavera. Poi vorremmo parlare della riqualificazione viaria e della cartellonistica. E c’è l’area ex Interporto: miriamo all’hub agroalimentare, ma dovremo discutere della superficie rimanente».
E la vertenza riguardante i 54 lavoratori del Cgs? «Proprio ieri (lunedì per chi legge) s’è conclusa la vertenza, con l’accordo sottoscritto da tutte le sigle sindacali: le economie virtuose rilanceranno l’azienda».
Carmine Landi
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