L'INTERVENTO

Il procuratore Centore: «Prosciugare i patrimoni della criminalità»

Il magistrato: «Solo così diamo ai cittadini un segno tangibile della presenza delle istituzioni»

SALERNO - «La confisca dei beni rimane la nuova frontiera da raggiungere, visto anche l’arretramento dello Stato verso le sanzioni detentive, per mantenere una residua credibilità». In un recente convegno del Rotary a Salerno, Antonio Centore, oggi a capo della procura di Nocera Inferiore, ha spiegato ancora una volta l’importanza del sottrarre ai criminali i proventi dei reati ma ha anche sottolineato le enormi difficoltà oggettive della gestione dei beni confiscati. «La sensibilità sulla confisca dei patrimoni dei malavitosi va aumentando e rimane un obiettivo principale delle autorità giudiziarie atteso che diventa sempre più difficile la sanzione detentiva» ha sottolineato il magistrato. Il procuratore Centore ha parlato nel corso di una serata Rotary organizzata in ricordo della strage di Capaci (maggio 1992), voluta da Natalino Barbato, Presidente del Club Rotary Salerno Duomo, in interclub con i club di Salerno Nord dei Due Principati (Presidente Michele Galderisi) , Rotary Cava (Bonaventura Trucillo), Rotary Nocera Inferiore Apudmontem (Marco Avallone) , Rotary Nocera Inferiore – Sarno ( Alfonso Vuolo), Rotary Campagna – Valle del Sele ( Alberto Remolino), e con il Club Rotaract Salerno Duomo presieduto da Raffaele De Simone.

(s.d.n.)