Il principe sfratta donna di 86 anni «Storia disumana»

Castellabate, la casa è sul terreno di Angelo di Belmonte La figlia: «Vive lì da quasi 50 anni, non vuole andare via»

CASTELLABATE. Il principe Angelo Granito di Belmonte, l’ultimo rampollo di una delle dinastie più antiche d’Italia, nel novembre 2010 è rientrato in possesso di tutto il suo “feudo” di Castellabate ceduto dal padre alla famiglia Boroli, proprietaria dell’ Istituto geografico De Agostini: beni immobili, centinaia di ettari, un palazzo e numerosi ruderi. Adesso c’è l’ultimo contenzioso perché proprio su uno di questi terreni, ad Ogliastro marina a pochi passi dal mare, c’è un’abitazione nella quale dimora la signora Anna Tedesco 86 anni, sfrattata dal principe e destinataria di un’ordinanza di sgombero del tribunale di Vallo della Lucania. Ieri, l’anziana avrebbe dovuto lasciare la casa. Alle 14 puntuali alla sua porta si sono presentati i funzionari del tribunale, ma non è stato possibile procedere allo sfratto per questioni di salute. La signora Anna infatti, dopo la visita di uno specialista è stata dichiarata intrasportabile avendo la necessità dell’ossigeno.

Sul posto anche il principe Belmonte con i suoi avvocati e i legali dell’anziana che non ha nessuna intenzione di abbandonare quella casa in cui vive da quasi 50 anni. Per il momento lo sfratto è stato posticipato. «Il terreno su cui sorge la casa – spiega la figlia Elvira Capaccio, cointestataria dell’abitazione insieme al fratello – è stato donato a mio padre, che faceva il fattore, dai Boroli come forma di liquidazione in modo bonario. Purtroppo non abbiamo un atto che lo certifichi. E’ questo il nostro problema. Sul terreno mio padre nel ‘78 ha costruito un prefabbricato, che abbiamo accatastato e condonato. Fino a quando non è arrivato il principe Belmonte, non abbiamo avuto problemi. Anche se ci dovesse togliere la casa non la potrà mai vendere perché io non metterò nessuna firma. Questa abitazione rappresenta i sacrifici di una vita dei miei genitori, mia madre ha detto che vuole morire qui, sono poco meno di ottanta metri quadrati». Attualmente tra le parti è in atto un contenzioso la cui udienza è stata fissata per il prossimo 22 febbraio. «Pensare di cacciare mia madre – conclude la signora Elvira - è qualcosa di disumano». Sembra però che il principe Belmonte non abbia nessuna intenzione di cedere, convinto a rientrare nel possesso del terreno e della casa che si trovano in una proprietà compresa tra Punta Licosa e Punta Tresina, riottenuti dopo una battaglia giudiziaria durata 40 anni. Circa due anni fa grazie ad una sentenza della Cassazione, le tenute cedute dal padre ai Boroli sono rientrate in suo possesso. La Cassazione ha respinto il ricorso dei Boroli, che avevano acquistato dal padre del principe centinaia di ettari oltre ad un palazzo e numerosi ruderi.

Angela Sabetta

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