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Il primo atto di Salvini, prorogato lo scioglimento

Ottantotto giorni per fare il Governo, pochi minuti per decidere sul futuro di Scafati. La situazione politica della città dell’Agro è stata tra i temi del primo Consiglio dei ministri tenutosi ieri,...

Ottantotto giorni per fare il Governo, pochi minuti per decidere sul futuro di Scafati. La situazione politica della città dell’Agro è stata tra i temi del primo Consiglio dei ministri tenutosi ieri, dopo l’insediamento del Governo guidato da Giuseppe Conte, e durato 17 minuti. Nella riunione, su proposta del neo ministro dell’interno, Matteo Salvini, “tenuto conto che non risulta ancora conclusa l’azione di recupero e di risanamento delle istituzioni locali dai condizionamenti esercitati dalla criminalità organizzata, ha deliberato la proroga, per sei mesi, dello scioglimento del Consiglio comunale di Scafati, già deliberato a norma dell’articolo 143 del Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali”, si legge nel comunicato diramato dagli uffici di Palazzo Chigi. A Scafati pertanto si tornerà a votare soltanto nel 2019.
Passa dunque la linea del prefetto di Salerno, Salvatore Malfi, che dopo la riunione del Comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza, tenutasi proprio a Scafati, aveva chiesto la proroga dello scioglimento dopo aver letto la relazione della commissione straordinaria dell’Ente e gli ultimi atti dell’attività di indagine della Procura Antimafia di Salerno. A pesare sono state le intercettazioni ambientali raccolte dagli uomini della Dia di Salerno e confluite nell’operazione “Satyricon” e che denota l’infedeltà dei dipendenti comunali, che secondo gli inquirenti sarebbero ancora asserviti alle vecchie logiche di potere come spiegano nelle loro conversazioni Nello Maurizio Aliberti, fratello dell’ex sindaco Pasquale, e Giovanni Cozzolino. «Angelo Pasqualino Aliberti continua a veicolare ai sodali le proprie direttive, oltre a poter contare sulla disponibilità di funzionari e dipendenti del Comune di Scafati, nonostante lo scioglimento», si legge nell’informativa della Direzione investigativa Antimafia.(d. g.)
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