"Il Pride è stato un successo" Ma su Fb c’è chi accusa

Il popolo del Pride salernitano si muove ora verso Napoli, per l’evento del 30 giugno. Il bilancio dell’appuntamento salernitano è ottimo con migliaia di persone in piazza. Ma dopo la festa, una ragazza ha denunciato l’aggressione subìta da alcuni poliziotti. Episodio poi smentito dagli stessi organizzatori

Su una cosa sono tutti concordi, il primo Gay Pride a Salerno è stato un successo. Il balletto dei numeri (5mila presenze per gli organizzatori, 2mila per la questura) non toglie nulla: erano in ogni caso tantissimi quei "corpi" colorati che hanno sfilato per le vie cittadine. Ieri la soddisfazione ha riempito blog e social network. La discussione si è spostata su questi canali, per tenere insieme il popolo del Pride salernitano, giá pronto a spostarsi il 30 giugno a Napoli, per l’altro atteso Pride. Ma proprio da facebook è arrivata una notizia che ha rischiato di minare il clima di festa. Una ragazza, una 26enne diMercato San Severino, ha scritto: «Ammanettata e trascinata in questura, a porte chiuse ammanettata da quattro poliziotti, mi hanno massacrato di calci perché ho baciato la mia compagna». La notizia ha sconvolto subito tutti. Tra i primi a leggerla è stata Vladimir Luxuria, subito recatasi in Questura per capire cos’era accaduto. La ragazza sosteneva di essere stata portata via con forza perché, mentre attraversava la strada, ha baciato la sua compagna, e la reazione dei poliziotti sarebbe stata tremenda. Versione assai discordante con quella riportata da fonti di polizia.

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