ex tabacchificio

Il presidente del Malc passa all’attacco

Bruno Todisco, presidente del Malc, l’azienda che gestisce l’ex tabacchificio, replica alle accuse che gli sono state mosse dall’ex sindaco, Marco Galdi. Todisco: «Galdi afferma cose non vere. In...

Bruno Todisco, presidente del Malc, l’azienda che gestisce l’ex tabacchificio, replica alle accuse che gli sono state mosse dall’ex sindaco, Marco Galdi. Todisco: «Galdi afferma cose non vere. In particolare si addebita al Malc il mancato recupero dell’immobile».

Spiega Todisco: «In merito alla lettera di Gasparrini, con la quale il consulente per Puc (piano urbanitisco territoriale) affermava nel 2013 che il serpentone che si intendeva costruire era ed è incompatibile con il nuovo Puc, Galdi dice che la stessa non è stata tenuta nascosta. La verità è che la lettera non risulta pubblicata sul sito del Comune né in alcun modo divulgata dall’ex sindaco. Incomprensibile il comportamento di Galdi, che conosceva la lettera e che non ha risposto a Gasparrini, né si è attivato per rendere compatibile il serpentone con il piano».

Ancora: «Si può realizzare una variante al piano turistico con un voto in Consiglio regionale, o con le nuove procedure previste dalle leggi regionali, ma Galdi non ha mai attivato queste procedure. Avrebbe potuto avviare la modifica del Puc per perseguire il pubblico interesse, ma nemmeno questo è stato fatto. Inoltre il Malc non ha mai sostenuto che tutta l’area appartenga al Comune. Sappiamo che è di proprietà comunale solo l’immobile storico, le rampe di accesso a quest’ultimo e la fascia di rispetto retrostante. Venne convenuto che quando nell’edificio fosse cessata la produzione dei sigari la consistenza dovesse essere restituita alla comunità locale».

Infine: «Tale condizione si è verificata e oggi l’ex Tabacchificio è illegittimamente detenuto da chi avrebbe potuto realizzare le volumetrie consentite dagli strumenti urbani vigenti. Invece è stata architettata la transazione».

©RIPRODUZIONE RISERVATA