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Il presepe vivente apre ai turisti

AGROPOLI. Ad Agropoli torna il tradizionale appuntamento con il presepe vivente nello splendido scenario del borgo antico. È organizzato dalla Pro loco SviluppAgropoli con il patrocinio del Comune di...

AGROPOLI. Ad Agropoli torna il tradizionale appuntamento con il presepe vivente nello splendido scenario del borgo antico. È organizzato dalla Pro loco SviluppAgropoli con il patrocinio del Comune di Agropoli. Tra le manifestazioni più suggestive e seguite del periodo natalizio, il presepe vivente è un evento ricco di cultura e tradizione, che vede ogni anno, nel periodo di Natale, centinaia di figuranti dare vita a un viaggio attraverso il quale i visitatori rivivono la Natività, l’Annunciazione, la corte di Erode, le scene quotidiane dell’epoca, che danno vita a momenti di grande emozione.

Lungo il percorso, che attraversa i vicoli del centro medievale cilentano, sarà possibile ammirare e conoscere gli antichi mestieri, scoprire i mercatini e le locande, degustare prodotti tipici della tradizione locale. Scopo principale della manifestazione è il coinvolgimento di famiglie, giovani e bambini, per far mantenere forte il senso e il significato della tradizione che si celebra. Quest’anno ci sarà una novità: quella del “TuristAttore”, ovvero sarà data la possibilità a chiunque, bambino, adulto o famiglia di essere parte integrante del percorso presepiale. Chi lo vorrà, infatti, avrà la possibilità, di affiancare i figuranti, indossando gli abiti d'epoca e di essere parte integrante dell’evento: un pastore, un popolano, un fabbro, un sacerdote del tempio. Questa innovazione darà la possibilità al visitatore, quindi, non solo di essere spettatore ma anche protagonista della manifestazione. Previste tre serate: 26, 27 e 28 dicembre, con inizio a partire dalle ore 17,30.

Le scene prevederanno momenti alternati di canto, ballo e recitazione, uniti alla suggestione di effetti luminosi e sonori. Saranno riproposti inoltre scenari agresti, con la presenza di animali rievocativi della tradizione bucolica del tempo.

Andrea Passaro

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