«Il Port village utile in caso di calamità»

Un plauso per il “Marina d’Arechi Port Village” che in questi giorni sta ospitando il campo base per “l’identificazione delle vittime del disastro” nell’ambito dell’esercitazione Twist. Il...

Un plauso per il “Marina d’Arechi Port Village” che in questi giorni sta ospitando il campo base per “l’identificazione delle vittime del disastro” nell’ambito dell’esercitazione Twist. Il particolare apprezzamento giunge dal capo del Dipartimento della Protezione civile, Franco Gabrielli, che, ringraziando Agostino Gallozzi per l’ospitalità, ha anche sottolineato l’importanza di una pianificazione ragionata.

«Le comunità - ha detto il prefetto Gabrielli - devono attrezzarsi con infrastrutture che possano servire anche nei momenti critici. È assurdo, irrealizzabile ed antieconomico immaginare di destinare risorse solo per la pianificazione delle emergenze. C’è la legge 100 - ha concluso - che ci dice una cosa importantissima: è la pianificazione della Protezione civile a dover dettare la linea per la pianificazione del territorio e delle strutture di cui quest’ultimo viene dotato». Criteri che Gallozzi ha confermato di aver tenuto presenti nella pianificazione del “Marina d’Arechi”: «In realtà - ha infatti spiegato - nel momento in cui si realizzano infrastrutture si arricchiscono i territori. Il nostro progetto dimostra che una infrastruttura fatta bene, e dimensionata bene, può essere immediatamente convertita anche in caso di calamità naturali. Quando si progetta bisogna tener conto di tutto e noi l’abbiamo fatto». Carmen Incisivo

©RIPRODUZIONE RISERVATA