Il Piano urbanistico alle battute finali 

Dopo due anni il progetto sarà ultimato e potranno essere sbloccate situazioni in stallo, come il velodromo di via Longo

Battute finali per il piano urbanistico in città: dal Comune – dopo oltre due anni di lavoro – arrivano infatti rassicurazioni sull’ultimazione del progetto di ridefinizione urbanistica del territorio cittadino, che permetterà lo sblocco di alcune situazioni che sono ancora in stallo (come ad esempio il completamento del velodromo di via Ido Longo). A darne garanzia è l’assessore con delega al governo del territorio, Giovanna Minieri, che ha fatto sapere che negli ultimi mesi, dopo un certosino lavoro di ripresa del piano urbanistico sin dalle sue fasi iniziali, si è data un’accelerata al progetto. «Stiamo andando avanti – ha assicurato l’assessore Minieri - ci auguriamo di poter giungere in tempi brevi, alla fine di ottobre massimo all’inizio di novembre, ad una proposta definitiva che possa essere sottoposta per le osservazioni canoniche a tutti i cittadini. I lavori comunque continuano e continueranno anche nel mese di agosto».
«Con il Piano urbanistico disegneremo la città per i prossimi vent’anni con nuove opportunità di lavoro e sviluppo», aveva commentato lo scorso marzo il primo cittadino Vincenzo Servalli proprio in occasione della presentazione del preliminare del Puc, durante la quale furono annunciate le tre le linee di indirizzo previste: il piano urbano delle nuove centralità lungo le infrastrutture di fondovalle; la rete di valorizzazione storico-ambientale e delle diverse identità locali; l’anulare della rigenerazione urbana della città contemporanea.
Il redigendo Piano, così come previsto per legge, ha previsto la raccolta delle osservazioni dei cittadini, così come dei professionisti, degli imprenditori, dei rappresentanti di imprese e delle associazioni, esclusivamente di interesse generale che sono state fatte pervenire al Comune di Cava de’ Tirreni, attraverso una serie di incontri e tavoli di confronto organizzati proprio per integrare e aggiornare il piano. «Progetti guida in continuità con la proposta del 2009 negli intenti – continua la Minieri – ma attualizzati nella loro possibile esecuzione senza peraltro ricorrere a varianti del Piano regolatore generale. Intorno a questi tre assi si sviluppa la strategia messa in campo e delle opportunità progettuali prioritarie come la possibilità di costruire una nuova generazione di parchi, disegnare i margini e gli spazi residuali, valorizzare i paesaggi infrastrutturali, qualificare la campagna urbana, ridefinire le gerarchie urbane, qualificare il patrimonio edilizio obsoleto, rigenerare i tessuti deboli, ripensare l’accessibilità alle aree sensibili, tenere in manutenzione i versanti».
Giuseppe Ferrara
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