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Il piano: impianti di compostaggio e più differenziata

SALERNO. In contrasto con il ministero dell’ambiente e, dunque, con il governo nazionale – che per la Campania, precisamente a Salerno, prevede la costruzione di un secondo termovalorizzatore, oltre...

SALERNO. In contrasto con il ministero dell’ambiente e, dunque, con il governo nazionale – che per la Campania, precisamente a Salerno, prevede la costruzione di un secondo termovalorizzatore, oltre a quello già esistente ad Acerra gestito dalla A2A di Milano – il piano regionale punta invece all’incremento della raccolta differenziata e alla costruzione dei cosidetti impianti di compostaggio. Si tratta di stabilimenti industriali in cui è possibile trasformare la frazione organica dei rifiuti in concime per l’agricoltura.

Dalla Regione è stato confermato l’impegno di mettere a disposizione in tempi brevi 220 milioni di euro per la costruzione di 25 nuovi impianti di compostaggio e per il potenziamento di quelli esistenti, a cominciare dall’impianto di Salerno, finito nel mirino dell’Autorità nazionale anticorruzione per il cattivo funzionamento, costruito per lavorare 30mila tonnellate annue e che, con questo potenziamento, potrebbe arrivare anche a 40mila tonnellate, servendo così anche i comuni che gravitano intorno al capoluogo.

Gli altri cinque nuovi impianti previsti in provincia di Salerno dovrebbero sorgere a Pontecagnano Faiano, San Mango Piemonte, Fisciano, Sarno e Castelnuovo Cilento. Nell’area dei Picentini, una volta completato l’impianto di Giffoni Valle Piana, ci saranno dunque tre impianti in funzione che potrebbero soddisfare lo smaltimento di frazione organica per una popolazione di più di 50mila abitanti.

Stando agli ultimi dati Ispra, relativi al 2014, in provincia di Salerno si producono ogni anno oltre 137mila tonnellate di frazione organica. Questi impianti, sostiene la Regione, sono essenziali per rendere autonoma la Campania nel ciclo dei rifiuti ed evitare di portare fuori regione l’umido prodotto. Come è noto, lo scorso 29 dicembre il ministero dell’ambiente ha bocciato il piano regionale e quasi certamente si innescherà un contenzioso giudiziario, in quanto la Regione sostiene che la competenza in materia di rifiuti è sua.

Oltre a questi impianti, altri ne dovrebbero sorgere all’interno dei sette Stir della Campania, dunque anche in quello di Battipaglia. Quanto tempo sarà impiegato per realizzare questi nuovi impianti, non si sa. Intanto, si attende ancora l’ultimazione e la messa in esercizio, in provincia di Salerno, degli impianti di Giffoni Valle Piana e di Eboli, sulla carta ultimati e mai entrati in funzione. (m.a.c.)

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