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Il piano di sosta parte Rabbia e proteste

SARNO. È partito il piano della sosta. La Multy Services, la società che ha vinto l’appalto, ieri mattina, alle otto, ha collocato i quindici ausiliari del traffico nelle zone di competenza per...

SARNO. È partito il piano della sosta. La Multy Services, la società che ha vinto l’appalto, ieri mattina, alle otto, ha collocato i quindici ausiliari del traffico nelle zone di competenza per vendere i grattini.

I vigili urbani sono stati utilizzati a supporto per elevare sanzioni e, comunque, per tutelare in qualche modo i giovani. Infatti, non sono mancati momenti di tensione davanti alla richiesta di acquistare il ticket a pena di sanzione. L’atteggiamento utilizzato, almeno nel primo giorno, è stato elastico e, più che sanzioni, i vigili hanno dialogato per informare del nuovo sistema. La reazione della città, rispetto a tariffe percepite come esose, è stata quella di non parcheggiare nelle zone a pagamento. Girando, si potevano notare gli stalli blu completamente liberi e strade praticamente divise a metà.

Rione Celentano, via Matteotti e il rettifilo hanno visto un lato vuoto e insolito rispetto alle abitudini e alla frequentazione. Una sorta di boicottaggio spontaneo dei cittadini che non hanno gradito la nuova linea. La vera prova del fuoco, però, sarà solamente domani, quando riprenderanno tutte le attività ivi comprese le scuole. Non sono mancate tensioni, ma neanche degli episodi singolari. A prolungamento Matteotti, per esempio, un portatore di handicap si è visto richiedere il ticket perché le strisce gialle erano state ridipinte di blu nonostante il segnale di sosta riservata. Per non parlare delle contraddizioni non ancora sanate come quelle di via Nunziante e corso Umberto I dove non esistono strisce bianche e i residenti sono sul piede di guerra perché, essendo centro storico, non hanno altre alternative alla strada per parcheggiare. Ci sono ancora molte cose da controllare come la corrispondenza degli stalli al capitolato in alcune zone, tipo piazza Garibaldi, dove, contati, sono molto più dei venti previsti nel bando. L’impatto non è sembrato felice nei commenti dei commercianti e della gente comune con ovvio bersaglio il sindaco e l’amministrazione.

Il malcontento era stato già dimostrato venerdì sera, dopo che Mancusi aveva reso pubblico che non avrebbe firmato un’altra sospensione. Circa 200 persone si sono date appuntamento spontaneo in piazza Municipio e i commercianti hanno cominciato ad organizzare una nuova serrata con annesso corteo verso il comune per domani mattina alle 9. Questa mattina, alle 10,30, in piazza Cinque Maggio, Rete Libera manifesterà contro il piano e chiederà le dimissioni del sindaco. L’idea generale è che la sosta a pagamento ci vuole, ma con tariffe diverse e anche frazionate rispetto alle attuali e abbonamenti meno costosi e più numerosi per accontentare un po’ tutti, sul modello di altre città. C’è anche la linea di chi spera che un boicottaggio organizzato possa diminuire gli introiti previsti dalla ditta, costringendola a lasciare o a rivedere le cose. Insomma, si preannuncia una settimana calda.

Gaetano Ferrentino

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