Il Piano casa bloccato dai ricorsi

Sono già cinque le cooperative che contestano il punteggio in graduatoria

Come previsto dallo stesso sindaco De Luca, che ne preannunciò l’arrivo, puntuali sono fioccati i ricorsi al Tar contro la graduatoria per l’assegnazione dei lotti alle cooperative edilizie.

Sia nella seduta di ieri, che in quella precedente di venerdì scorso, la Giunta comunale ha deliberato, infatti, l’affidamento degli incarichi agli avvocati per difendere il Comune al Tar per i ricorsi presentati da alcune cooperative edilizie.

Fino ad ora, a quanto si è appreso, le cooperative edilizie che hanno chiesto il pronunciamento del tribunale amministrativo sarebbero quattro o cinque, tra cui Sant’Eustachio IV, Eden park, Eden park Sud, Unitá fiscianese.

Scorrendo le graduatorie pubblicate dal Comune si riscontro che queste cooperative non solo sono state ammesse, ma risultano anche nell’elenco di quelle assegnatarie di lotti per poter costruire i rispettivi alloggi.

Allora perché hanno presentato ricorso al Tar? Evidentemente perché non ritengono esatto il punteggio assegnatogli in graduatoria, in base al quale poi si poteva scegliere il suolo su cui edificare. Sia Edenpark, che Eden park Sud e Sant’Eustachio IV ottennero 40 punti in graduatoria. Meglio , con 43 punti, si classificò la cooperativa edilizia unitá fiscianese. Nell’elenco delle 59 cooperative assegnatarie le prime classificate ottennero 48 punti e, dunque, hanno potuto scegliere per prime il suolo che desideravano, in diversi casi proprio quello che avevano indicato.

E’ probabile che le cooperative che hanno presentato ricorso contestino la mancata attribuzione dei punti che venivano assegnati per la cosiddetta finanziabilitá del programma edilizio.

Sará ora ilTribunale amministrativo a decidere se i motivi dei ricorrenti sono validi oppure no. Sta di fatto che il piano casa del Comune, che prevede la costruzione di di ben 1.800 alloggi di edilizia residenziale pubblica, subirá un rallentamento di alcuni mesi rispetto alla tabella di marcia.

Bisognerá attendere, infatti, il pronunciamento dei giudici amministrativi e solo dopo, nel caso in cui il Comune avrá ragione, sará convalida l’assegnazione delle aree giá avvenuta. Altrimenti, se la spunteranno le cooperative ricorrenti, bisognerá rettificare la graduatoria e, verosimilmente, procedere ad una nuova assegnazione dei lotti. In realtá, anche quando fu effettuato il sorteggio per la scelta dei suoli tra le cooperative ci furono contestazioni sui criteri da adottare, in particolare sul diritto di precedenza da assegnare alle cooperative che in passato non avevano mai avuto assegnato suoli.

Comunque sia, ora tanto il Comune quanto i soci di tutte le cooperative dovranno attendere l’esito dei ricorsi al Tribunale amministrativo. E se le parti non si riterranno soddisfatte non è escluso che la vicenda approdi al Consiglio di Stato.

Nella migliore delle ipotesi bisognerá attendere fino a luglio, ma c’è il rischio che i mesi di stop forzato per il piano casa del Comune possano essere anche di più. Non è certo una novitá, anche per le opere pubbliche ormai non è più certo l’esito delle gare, c’è sempre un’impresa che presenta ricorso. Tanto se perde la causa non paga alcuna penale.

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