Il Pd processa i dissidenti, stop da Napoli

Vaccaro denuncia: «Il partito di Salerno vuole epurare chi protesta». Grillo lo ritwitta sul suo profilo e la rete si scatena

E ora chi gli lo spiega a tutti quei deputati del Partito democratico che ieri sui social network si sono affrettati a sparare ad alzo zero contro le epurazioni di Beppe Grillo, che anche nel loro partito il metodo è più o meno lo stesso? Chi lo dice all’onorevole Sabrina Capozzolo, tanto per restare dalle nostre parti, che ha twittato contro il comico-leader dicendo di lui che è «un dittatore» per come si è comportato? Chi lo spiega all’onorevole Pina Picerno che cinguetta: «Pena infinita per M5S: gogna pubblica con espulsione per parlamentari colpevoli solo di non aver un microchip al posto del cervello. Vergogna». A “spiegare” ai colleghi di partito, che forse, Grillo non è tanto diverso dai “capibastone” locali è un tweet dell’onorevole Guglielmo Vaccaro nel quale si legge «anche il Pd avvia le epurazioni! A Salerno procedura di espulsioni per la senatrice (Angelica Saggese, ndr) rea di avermi dato solidarietà». Il cinguettio di Vaccaro viene ritwittato anche da Grillo e apriti cielo. Il primo a “correre ai ripari” è Tonino Pagano (presidente della Commissione provinciale di garanzia del Pd di Salerno) lo stesso che durante la famosa assemblea a “lume di candela” nella sede occupata di via Manzo, sventolava sotto il naso dei due parlamentari lettiani la richiesta di provvedimento disciplinare. In una nota, Pagano si affretta a precisare che non c’è nessun «provvedimento di esplusione» ma solo «un procedimento - istruttorio per “sentire” alcuni iscritti che hanno partecipato all’azione». Ad affondare il colpo è il segretario provinciale Nicola Landolfi, che pure aveva sollecitato la commissione a prendere provvedimenti con una dettagliata «relazione» sull’accaduto (si legge in un verbale twittato ieri dalla senatrice Saggese, ndr). Per Landolfi si tratta di «un colpo di cabaret del duo Saggese-Vaccaro che, dopo l’occupazione farsa, si inventano le purghe, Casaleggio e le ritorsioni!». La verità è che il tentativo di “purgare” i due parlamentari partito da Salerno si è arenato sul tavolo della neo segretaria regionale Assunta Tartaglione 8che non ha mai controfirmato) su qualche scrivania romana, dalle cui stanze qualcuno si attendeva «provvedimenti esemplari». Provvedimenti richiesti (sempre nel verbale di Pagano, ndr) solo per la Saggese ed alcuni iscritti e non per Vaccaro (non iscritto a Salerno) che pure era stato l’ispiratore. Bizzarrie. Solidarietà ai due parlamentari arrivano da Fracesco Nicodemo, che scrive: «Chiederne l’espulsione è una cosa stupida» e dall’ex segretario regionale Amendola «mi sembra pura follia!» Ma anche dal consigliere regionale Giuseppe Russo: «Pensare di attivare procedure di espulsione per una protesta, anche se pesante e colorita, è fuori dalla grazia di Dio».

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