Il Pd diede 70mila euro per scomparire

Il contributo a Campania Libera per le elezioni comunali del 2011. Il partito rinunciò a presentare la sua lista

Per le elezioni comunali del 15 e 16 maggio 2011, l’associazione “Campania Libera”, che scese - così come per le regionali del marzo 2010 - al fianco del sindaco Vincenzo De Luca, spese per la campagna elettorale circa 176mila euro. Il dato salta fuori dal rendiconto dell’associazione - pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale (n. 248 del 23 ottobre 2012) - presieduta da Francesco D’Acunto e il cui tesoriere è Matteo Picardi. La lista portò a casa 12.797 preferenze (15,11%) piazzando a Palazzo di Città cinque consiglieri: Antonio D’Alessio; Luca Cascone (poi diventato assessore alla Mobilità); Felice Santoro; Augusto De Pascale (poi diventato delegato alla protezione civile) e Luciano Provenza. In consiglio, per effetto della nomina in Giunta di Cascone, entrerà anche Salvatore Telese, attuale capogruppo.

Per questa campagna elettorale, che ricorderemo il primo cittadino affrontò con tre civiche più Psi e Sel, tenendo fuori dalla coalizione il Partito democratico, nel rendiconto dell’associazione “Campania Libera” si evidenzia un contributo dello stesso Pd Regione Campania, per un valore di 75mila euro (alle regionali fu di 270mila -ndr). Un dato, il contributo del Partito democratico, che suona strano in una campagna elettorale dove il partito fu, non solo tenuto fuori, ma anche accusato di essere casa di “anime morte”. In realtà, il Pd, per lo stesso anno, nel suo rendiconto nazionale stanziava per le associazione “vicine” circa 51milioni di euro ed in particolare 50milioni per strutture regionali Pd e circa 122mila euro per altri contributi minori. Insomma, non proprio bruscolini, rispetto ai soldi arrivati a Salerno (270mila più 75mila euro).

La spesa più alta sostenuta dall’associazione “Campania Libera” durante la campagna elettorale per il Comune furono i circa 150mila euro destinati «quasi esclusivamente a spese elettorali e comunicazione politica» si legge nel bilancio. Nel rendiconto, per i contributi elettorali relativi alle elezioni regionali in Campania, la Corte dei Conti chiese, nel febbraio del 2012, una integrazione di documenti (fornita il 25 giugno del 2010). Tra le note del bilancio, salta anche fuori un altro dato significativo. Ovvero, iIn merito ai rimborsi statali dovuti per le elezioni del consiglio regionale: «Il residuo importo da incassare alla data del 31 dicembre 2011 e pari a 367mila 275 euro». Il bilancio, fu approvato in una assemblea dell’aprile 2012 e sottoscritto anche dal collegio dei revisori (Sabatino Capo, Ferdinando Argentino e Mena Arcieri). Tra le curiosità, nello stesso verbale di assemblea che approvava il bilancio, al punto due il presidente informava i soci (Bruno Di Nesta e Stefano Salimbene)che la sede legale da via Michelangelo Testa a Salerno, si trasferiva ad Agropoli.

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