Il “patto per il territorio” Argine al Napolicentrismo

La proposta di Cirielli (Fdi) ai parlamentari salernitani di tutti gli schieramenti Disparità di trattamento denunciate da Squillante (Asl) e Arzano (Ente camerale)

SALERNO. L’idea di un “patto per Salerno” lanciata dal deputato di Fratelli d’Italia, Edmondo Cirielli, ai parlamentari salernitani, e anche al sindaco di Salerno, Vincenzo De Luca, suscita polemiche ma potrebbe costituire l’occasione per azzerare quel divario con Napoli che continua, inarrestabile, a penalizzare il territorio salernitano. L’ultimo “schiaffo” ricevuto è stato sulla sanità, già finanziariamente malata. Nell’ultima ripartizione dei fondi, datata 18 febbraio, il commissario ad acta per il piano di rientro, Stefano Caldoro, aveva firmato una delibera che tagliava altri 14 milioni di euro all’Asl di Salerno mentre all’Asl Napoli 1 aumentava il budget di circa 164,666 milioni di euro. A denunciare il taglio, nel corso di un incontro con le associazioni di categoria e i centri che operano nel settore socio-sanitario, era stato proprio il direttore generale dell’Azienda, Antonio Squillante. Prima di lui, a evidenziare la disparità di trattamento sull’erogazione delle risorse, era stato il presidente della Camera di Commercio di Salerno, Guido Arzano. «Abbiamo appreso – affermava in una nota del 6 febbraio scorso - che recentemente la Regione Campania ha individuato, quali destinatarie di misure straordinarie di sostegno per il rilancio, alcune aree della regione colpite da crisi industriale, per un importo complessivo pari a 150 milioni di euro. Ebbene, - lamentava - inspiegabilmente nessuna area del salernitano è stata inserita nel provvedimento e certamente, non perché non siano presenti zone che necessitano di un forte intervento pubblico che ne favorisca lo sviluppo e il rilancio». Una regione delle disparità, insomma, che, si acuisce quando si va a toccare l’argomento del trasporto pubblico locale. A Napoli, infatti, un chilometro percorso nell’area urbana dai mezzi dell’Atm vale 2,30 euro: venti centesimi in più (2,10 euro) di Salerno, che diventano addirittura 40 per l’extraurbano (2,80 euro a Napoli e 2,40 euro a Salerno). Pochi spiccioli ma che spalmati in un anno diventano milioni di euro. L’ipotesi di un asse “De Luca-Cirielli” su questi temi ha scatenato la reazione di Raffaele Adinolfi, consigliere comunale di opposizione che, in una nota, pur parlando di «idea condivisibile» fa fuori proprio De Luca. «Ben vengano tutti i patti per Salerno – scrive - ma si siedano solo quelli non affetti da presunzione di onnipotenza».

Mattia A. Carpinelli

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