«Il partito fu informato della nomina»

La rivelazione di Mario Casillo: «Rischiava di imbarazzare tutti. Lo dissi anche a Mastursi»

Che l’avvocato Guglielmo Manna stesse per ricevere un’importante nomina nell’ambito del settore sanità era cosa risaputa. Al punto da spingere il capogruppo del Pd in Regione, Mario Casillo, a mettere in guardia su quel professionista sia alcuni rappresentanti del partito che gli uomini dello staff del presidente.

«Sì - afferma Casillo in un’intervista rilasciata al quotidiano “la Repubblica” - ne parlai al partito. Quella nomina rischiava di imbarazzare tutti. Ma ovviamente non immaginavo ci fossero indagini». L’avvocato, ora al centro dell’inchiesta condotta dalla procura di Roma, sarebbe dovuto andare a ricoprire il ruolo di commissario dell’Asl Napoli 3. Il suo nome circolava ormai da mesi. «Come lo sapevo? - spiega sempre il consigliere regionale - Sono un osservatore cerco di guardare anche le spalle al mio presidente e certamente lui da salernitano doc non conosce Napoli, quindi non è che possa sapere perfettamente come difendersi da alcuni personaggi. Ma c’erano questi che volteggiavano sempre intorno a delle persone o degli uffici». E per questo ne parlò anche con Nello Mastursi. «Mi disse grazie, basta». D’altronde, Casillo conosce bene il territorio dell’Asl Napoli 3 essendo quello il suo bacino elettorale. E forse non è un caso che proprio lì il presidente Vincenzo De Luca decise di nominare un nuovo dirigente a termine. «In effetti c’erano irregolarità e ho chiesto io di dare un segnale», spiega sempre nell’intervista il consigliere.

Come ammette di averne discusso a livello campano, allo stesso modo il rappresentante dei democrat smentisce che parlò di quest’argomento anche con i vertici nazionali del partito. Quanto questo sia vero non è dato saperlo, di certo c’è che quella nomina era in dirittura d’arrivo e c’erano diversi che storcevano il naso, forse perchè consapevoli che Manna non aveva il curriculum necessario per un simile incarico.

Intanto, la procura di Roma è pronta ad interrogare il presidente De Luca, che aveva chiesto di essere ascoltato già dallo scorso 29 ottobre, appena saputo dell’inchiesta. Lo scorso 3 novembre i pm hanno fatto sapere di essere disponibili dopo aver completato una serie di accertamenti. Già questa settimana, quindi, il presidente potrebbe essere chiamato per chiarire la sua posizione. Per cui si prospettano altri giorni molto intensi che potrebbero risultare decisivi.

Vale la pena ricordare che l’ex sindaco di Salerno è indagato di «corruzione per induzione» con il magistrato Anna Scognamiglio, l’avvocato Guglielmo Manna e altre quattro persone, fra cui l’ex capo della sua segreteria Nello Mastursi.

Sempre Manna è coinvolto anche nell’inchiesta su appalti nella sanità condotta dal pm di Napoli Henry John Woodcock ed Enrica Parascandolo. Gli inquirenti stanno seguendo la pista di «scenari corruttivi« emersi nella struttura dell’ospedale pediatrico Santobono in cui risulterebbero come «soggetti attivi» Manna, responsabile del settore legale dell’azienda e il caposala Giorgio Pozziello indagato anche nel filone De Luca.

©RIPRODUZIONE RISERVATA