Il parroco di Fratte mercoledì al Comune 

Sarà ricevuto dal sindaco dopo la protesta di giovedì sera E per la vicenda della droga pure il questore è disponibile

Il parroco di Fratte, padre Francesco Mangili, che durante un incontro pubblico con il sindaco ha denunciato senza mezzi termini il degrado e l’abbandono del quartiere sarà ricevuto a Palazzo di Città mercoledì prossimo. La decisione arriva dopo che lo stesso sacerdote aveva urlato al sindaco le sue difficoltà nel riuscire a incontrarlo proprio per parlare con lui del degrado e dell’abbandono che regnano nella sua parrocchia. Raccogliendo il senso di rabbia della sua comunità ha snocciolato, senza mezzi termini, tutti i problemi: dal teatro parrocchiale appena ristrutturato e già allagato, fino al paradosso di luminarie mai accese. Soprattutto, il sacerdote ha denunciato la continua attività di spaccio che si svolge – praticamente durante tutta la giornata – nella Villa comunale di Fratte (vandalizzata e riqualificata già un paio di volte). Forza e determinazione, che, si può facilmente immaginare, padre Francesco porterà con sé nell’ufficio del sindaco.
Intanto, l’appello è arrivato anche sull’altra sponda di piazza Amendola dove il questore, Pasquale Errico si è detto disposto a incontrare il parroco. «Non sono a diretta conoscenza del problema specifico della Villa comunale – ha ammesso Errico – ma se il sacerdote che vuole rappresentare delle criticità vuole venire in Questura, noi siamo disponibili, quindi siamo aperti e sono pronto ad ascoltarlo. La mia porta non è mai chiusa per nessun cittadino che vuole parlare con me in tema di sicurezza. Ben venga anche il sacerdote del territorio se vuole rappresentare un problema sul tema della sicurezza». Si vedrà se padre Francesco andrà a far visita anche al questore e chiederà anche a lui – come ha fatto con il primo cittadino – che la Villa comunale venga presidiata, videosorvegliata e chiusa di notte. Soprattutto per tutelare i bimbi del catechismo e i tanti ragazzi di Fratte che vogliono frequentare quel posto in piena tranquillità. Risuonano ancora estremamente pesanti le accuse urlate dal prete che, più volte, ha precisato di essere il volto di una protesta e di un disagio diffuso tra i residenti.
Su tutte quelle parole dette senza timore: «Quando siamo stati a denunciare la situazione ai carabinieri, ci hanno confermato nomi e cognomi dei personaggi coinvolti nei traffici. Ci hanno dimostrato di conoscere bene di chi si tratta, eppure nessuno continua a fare nulla. Forse quelle persone sono legate proprio a quelli che dovrebbero sorvegliarla la Villa e, invece, continua a non esserci alcuna vigilanza».
Eleonora Tedesco
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