Cava de' Tirreni

«Il nuovo Ruggi nell’area Cofima» 

Per l’ex sindaco di Cava è la sede ideale per il polo ospedaliero salernitano

CAVA DE’ TIRRENI. L’area ex Cofima candidata a nuovo polo ospedaliero della città metelliana? La proposta – mai vista di buon occhio dall’amministrazione in carica guidata dal sindaco Servalli – è stata il cavallo di battaglia dell’ex sindaco Marco Galdi nel corso della campagna elettorale di due anni fa.
Ora, alla luce delle intenzioni espresse dal governatore della Regione Campania, Vincenzo De Luca di creare un nuovo polo ospedaliero nel Salernitano, Galdi torna alla carica sulla possibilità di poter candidare la ex Cofima e l’area circostante (un totale di 80mila metri quadri e urbanisticamente già destinata a edilizia sanitaria) come opzione da poter praticare.
Non è una novità la realizzazione di un nuovo ospedale dell’Azienda “Ruggi”, ma ora si sta valutando se sia opportuno ripescare il vecchio masterplan che presentò l’ex rettore Raimondo Pasquino, che prevedeva la ricostruzione ex novo di quello attuale sempre in via San Leonardo, o se costruire una nuova struttura altrove.
E se ricostruire in via San Leonardo risultasse più complesso che costruire in un altro sito, allora, perché non pensare ad altre ipotesi, magari proprio quella pronta a Cava de’ Tirreni?
Da qui lo spunto per Galdi per riproporre il suo piano e stavolta Servalli, sull’argomento, non ha mostrato il solito scetticismo. «Teniamo conto che il “Ruggi” si trova attualmente a 11 km e mezzo di distanza dal centro storico di Salerno – ha detto Galdi - Cava invece è a 8 km. Quindi nulla vieterebbe di fare un’operazione del genere e la città di Salerno potrebbe continuare a utilizzare l’attuale struttura come presidio destinato alle emergente mentre il nuovo ospedale potrebbe realizzarsi all’uscita dell’autostrada a Cava».
Giuseppe Ferrara
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