«Il nuovo Puc garanzia di tutela del territorio» 

Il sindaco Ferraioli: Il Piano arriva al termine di un lavoro durato dieci anni e stabilisce dei criteri a cui i cittadini dovranno attenersi anche per il futuro

«L’approvazione del Piano urbanistico comunale, giunta al traguardo dopo dieci anni di discussioni, studi e valutazioni, rappresenta una seria garanzia di tutela del territorio. Negli ultimi tre anni, ovvero, dalla data del nostro insediamento abbiamo solo modificato in parte un lavoro iniziato molti anni fa da chi ci ha preceduto». Ha esordito così il sindaco di Angri, Cosimo Ferraioli, parlando del nuovo Puc sul quale, sia da amministratore pubblico che da tecnico, ha espresso un parere entusiasta per l’obiettivo raggiunto.
«Il vecchio piano regolatore andava sostituito in quanto dopo circa tre decenni aveva esaurito la sua funzione. Senza dubbio il nostro Comune ha fatto un notevole passo avanti anche rispetto ai territori limitrofi molti dei quali sono ancora sprovvisti di uno specifico strumento urbanistico».
A far da cornice al nuovo Piano regolatore angrese ci sono i numerosi abusi edilizi che ancora vengono compiuti, in particolare nelle aree periferiche sia agricole che pedemontane: una piaga che ha deturpato, spesso nel silenzio generale, molte aree della città. «Purtroppo l’abusivismo edilizio è un fenomeno duro a morire. Senza dubbio, però, la presenza di un nuovo piano regolatore che individua con precisione le nuove aree edificabili porrà un freno ai tanti furbi che pensano di farla franca. Per costruire un’abitazione occorrerà entrare in possesso di una licenza edilizia nelle aree destinate a zona residenziale. Pertanto il Piano urbanistico da questo punto di vista fa chiarezza individuando quali sono le nuove zone edificabili e quali invece no. Un aspetto non secondario e che senza dubbio agevolerà anche il compito degli uffici tecnici e della polizia locale nell’intervenire bloccando e sanzionando gli abusi compiuti».
Poi il sindaco Ferraioli ha esternato una riflessione sulle numerose abitazioni che dovrebbero essere realizzate in centro e anche in periferia. «Occorre fare chiarezza: il Puc è uno strumento di previsione, non stabilisce con esattezza che verranno edificate tutte le abitazioni previste. Stabilisce dei criteri a cui gli interessati dovranno attenersi da qui a trent’anni, nell’ottica di una probabile crescita demografica e considerato che la nostra città si trova a cavallo delle province di Napoli e Salerno. I nuovi servizi saranno il frutto di quelle che tecnicamente vengono definite attività perequative previste dagli standard urbanistici. In sintesi i costruttori in possesso di licenza edilizia dovranno rispettare precise regole concessorie in termini di nuove aree di sosta, strade e aree verdi a favore della comunità».
Infine una considerazione in merito alla riqualificazione dell’area ex Mcm. «Mi auguro che la proprietà possa concretamente avviare un’opera di riqualificazione visto che sia la passata, che l’attuale amministrazione hanno manifestato capacità collaborativa affinché quella parte del territorio posta in pieno centro, recuperi decoro e dignità. Spetta agli imprenditori fare la propria parte nonostante le ingenti risorse necessarie per edificare. Senza dubbio occorre recuperare il tempo perduto».
Pippo Della Corte
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