Il Nuovo Psi strizza l’occhio a Renzi

L’ex consigliere regionale fedelissimo di Caldoro, Salvatore: «Forza Italia vuole lasciare fuori la comunità socialista»

NAPOLI. Un post su Facebook smuove le acque nel centrodestra, e a gettare il sasso nello stagno è Gennaro Salvatore, colonnello di Stefano Caldoro ed ex consigliere regionale. «Centrodestra: Nuovo Psi, con linea Salvini e Brunetta? Allora ipotesi Renzi» scrive il fedelissimo dell’ex governatore. L’affondo genera un acceso dibattito social tra i simpatizzanti, fino a spaccare la famiglia del leader: contraria la sorella–pasionaria Alessandra Caldoro, al grido di «mai con Renzi, mai con De Luca!»; possibilista la moglie, l’endocrinologa Annamaria Colao.

Nel mirino di Salvatore finisce un altro ex socialista: «Renato Brunetta vuole unire il centrodestra, si rivolge a tutti, dalla Lega di Salvini ai repubblicani, e lascia fuori la comunità socialista e riformista. Un errore tattico e di strategia politica». Giorni fa, sul futuro della coalizione, l’ex ministro sembrava strizzare l’occhio ai sovranisti («Penso a chi si riconosce in un programma che non può essere quello dell’Europa “a cooperazione rafforzata” di cui ci viene a parlare Gentiloni, ma un vero New Deal basato su flat tax, aiuto ai deboli, più lavoro, una moneta non egemonizzata dalla Germania»). Salvatore pensa di formalizzare questo mal di pancia al prossimo congresso del partito, da celebrare entro l’estate.

«Se il rassemblement continuerà ad essere sbilanciato a destra, sulle istanze populiste – dice l’ex consigliere regionale – se si continueranno a boicottare le intuizioni di Stefano Parisi, se si continueranno ad ignorare le ragioni di una nuova questione meridionale, ed i temi concreti della società, i riformisti saranno costretti a guardare altrove. In assenza di chiare correzioni di rotta da parte del presidente Berlusconi, il cui progetto abbiamo sostenuto con convinzione e lealtà dal 1994, presenterò alla prossima assise nazionale del Nuovo Psi una mozione che guardi anche a Renzi. Liberato dai rottami ex comunisti, convertito anche se tardivamente al garantismo, può apparire più attrattivo per il mondo moderato e riformista. Questo mondo non può essere supino alle posizioni miopi e conservatrici».

E Caldoro? Per ora l’ex governatore non pare intenzionato a cambiare campo. Intervistato dal Giornale, precisa che con la Lega «l’alleanza va fatta, basta che non ci si imbrogli e si dica che le ragioni del nord non possono andare a scapito di quelle del sud». Ma che nel Nuovo Psi ci sia fermento non è una novità. A confermarlo è la posizione di Massimo Cariello: il sindaco di Eboli governa al Comune con il centrodestra ma alla Provincia è nella maggioranza deluchiana del presidente Canfora. Contattato da noi, Salvatore chiarisce che la sua è «sostanzialmente una provocazione, ma se non dovessero avvenire certe cose è giusto guardarsi intorno, per questo parlo di una mozione da presentare. Siamo una comunità, e presentare una mozione vuol dire sottoporre le tue riflessioni ala valutazione del tuo partito, e possono essere accolte o respinte». Un ballon d’essai insomma, ma fino a un certo punto. «C’è un appello a Berlusconi a correggere la rotta rispetto a Salvini e ai problemi del meridione che hanno perso cittadinanza nel paese – spiega l’ex consigliere regionale – Poi c’è l’attenzione a Stefano Parisi. Se non dovessero verificarsi queste due condizioni, il Nuovo Psi deve riconsiderare quello che va fatto e guardarsi intorno. Caldoro non dice no all’alleanza con Salvini, dice che la Lega deve occuparsi del nord, cosa che fa legittimanente e bene, ma è meno legittimo che si occupi del sud, quando viene Salvini qui sembra solo una provocazione. I leghisti sono portatori degli interessi del settentrione, e all’interno di un’alleanza devono essere coniugati con i portatori di interessi nel meridione, ci deve essere un punto di equilibrio, e lo decide Berlusconi». Quanto alla calamita–Renzi, Salvatore lascia la porta aperta: «Quello che ha rappresentato in questi tre anni è lontano da noi, ma le sconfitte aiutano a crescere. Vediamo come evolve il dibattito interno al Pd». E da Salerno Gigi Casciello è ironico: «Leggo che nel Nuovo Psi c’è chi presenterà una mozione perché il partito di Caldoro guardi anche al Pd per le prossime elezioni.Cosa non si fa (o si minaccia) per una candidatura alla Camera».

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