Il numero due di Mauri sarà Enzo Gallo

Ad Angri colpo di scena: il primo cittadino uscente stringe un patto di ferro con il politico socialista

ANGRI. Vincenzo Gallo, medico, socialista, sarà il vicesindaco di Pasquale Mauri in caso di rielezione a primo cittadino.

Mauri, quindi, ha disatteso le aspettative di chi credeva in un suo tentativo di proporre incarichi di governo a personalità esterne dal suo gruppo, confermando quanto più volte dichiarato: ovvero che non avrebbe allargato i confini della sua coalizione a forze politiche esterne per scongiurare rischi di guerre intestine tra politici la cui armonia non è rodata. Infondata, pertanto, anche l’indiscrezione di chi vedeva nel suo vice l’assessore alle politiche sociali Annamaria Russo, che il 31 maggio ha conquistato più di mille preferenze, risultando il consigliere più votato di tutta la competizione.

«Mi vanto di aver avuto già tante esperienze insieme a Gallo, -ha annunciato Mauri- oggi ribadiamo la volontà di stare dalla stessa parte, non solo ad Angri. Infatti abbiamo già fatto una battaglia per il governatore De Luca. La mia coalizione ha scelto all’unanimità Gallo perché, essendo un altissimo professionista della prevenzione in campo medico, vogliamo cogliere quest’occasione per fare un modo di elevare Angri e l’Agro da un punto di vista sanitario». Vincenzo Gallo, inoltre, ha esordito sottolineando che si tratta di un accordo politico non dell’ultim’ora, ma che nasce da lontano, per poi sferrare un duro attacco politico alla coalizione di Ferraioli, soprattutto per l’eccessiva simpatia a lui dimostrata da Fratelli d’Italia.

«Io non credo che nella coalizione di Ferraioli ci siano elementi legati al centrosinistra, -ha dichiarato Gallo- non so chi all’interno di quella coalizione possa credersi di centrosinistra. Già non lo ritenevamo prima, l’accordo con Fratelli d’Italia, di questi ultimi giorni, lo certifica. Si tratta di un’accozzaglia di persone che sono ex di qualcosa, che non sono legate per la condivisione di progetti e contenuti, ma solo dal livore e dal risentimento personale verso Mauri».

E ancora: «La coerenza non sanno nemmeno che cosa sia, perché non è possibile candidarsi cinque anni fa con il Pd, poi dire che si è di sinistra, e alla fine allearsi con i forzisti e con FdI». A margine, si ribadisce che nessun candidato ha accettato o proposto apparentamenti ufficiali. L’unico accordo politico-programmatico è quello tra le coalizioni di Ferraioli e D’Ambrosio.

Tuttavia, anche se Mauri non ha stretto alcuna alleanza con gruppi avversari, evidenzia che non tutto è come sembra, anticipando che gli “scontenti” dell’accordo con Ferraioli nella coalizione di D’Ambrosio sono più di quelli che si possano ipotizzare.

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