“Il notaio risponde” sul sito de “la Città”

Iniziativa in accordo con la Federazione dei professionisti: blog dedicato ai quesiti dei nostri lettori

È on-line da qualche giorno sul nostro sito (www.lacittadisalerno.it) il blog “Il notaio risponde” a cura di Federnotai. Una iniziativa interessante grazie alla quale i nostri lettori potranno dialogare con gli esperti oltreché apprendere tutte le novità in materia.

Tra gli ultimi argomenti postati, quello dedicato al deposito notarile per tutelare chi acquista casa, nel quale il notaio Rosaria Bono chiarisce gli aspetti della legge di Stabilità del 27 dicembre 2013; quella che ha introdotto una grande novità nella disciplina delle transazioni immobiliari con l’introduzione del deposito notarile del prezzo di vendita in cui il notaio o altro pubblico ufficiale è tenuto a versare le relative somme su un apposito conto corrente dedicato. L’articolo prende in considerazione due aspetti della legge: la salvaguardia del soggetto più debole che potrebbe ritrovarsi a fare un incauto acquisto immobiliare e l’aumento della trasparenza, anche ai fini tributari e della lotta al riciclaggio.Due questi che devono essere visti anche come una garanzia per investitori stranieri da sempre spaventati dalla lentezza della risoluzione delle cause in giudizio nel nostro Paese. L’istituto del deposito del prezzo, scrive la Bono « non è nuovo nella prassi legislativa e contrattuale di altri Paesi dell’unione Europea. In Francia è un meccanismo collaudato: da più di cento anni, il prezzo degli immobili viene depositato presso il notaio che lo versa alla Caisse des Dépôts, cassa pubblica, e lo svincola dopo aver trascritto, aver verificato che non esistono trascrizioni o iscrizioni pregiudizievoli, aver estinto i debiti relativi all’immobile e aver verificato la risoluzione di controversie eventualmente gravanti sull’immobile stesso. Le somme depositate sono sottratte alle azioni dei creditori del notaio depositario e sono escluse dalla successione per causa di morte e dal regime patrimoniale della famiglia di quest’ultimo, costituendo un vero e proprio patrimonio separato. Le somme stesse non potranno essere utilizzate dal notaio per scopi diversi da quelli del deposito».

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