ROCCADASPIDE 

«Il nostro ospedale rientrerà nella rete dell’emergenza»

ROCCADASPIDE. «Sul nostro ospedale uno sparuto numero di pseudo attivisti continuano a fare sciacallaggio». A parlare è il sindaco Gabriele Iuliano dopo il rinvio della discussione al Tar del ricorso...

ROCCADASPIDE. «Sul nostro ospedale uno sparuto numero di pseudo attivisti continuano a fare sciacallaggio». A parlare è il sindaco Gabriele Iuliano dopo il rinvio della discussione al Tar del ricorso avverso il decreto commissariale 33/16. «Con la diffusione di notizie menzognere hanno avuto, come unico effetto, quello di rendere estremamente complicata - afferma Iuliano - la delicata battaglia per la difesa dell’ospedale. Nonostante questa azione, che alcuni personaggetti locali in totale malafade hanno messo in campo in questo anno e mezzo, grazie allo straordinario lavoro svolto con grande responsabilità, serietà e spiccato senso istituzionale dei sindaci, del direttore generale dell’Asl di Salerno, della struttura commissariale e, soprattutto, del presidente della giunta regionale, Vincenzo De Luca, l’ospedale è stato salvato».
Iuliano annuncia che «a giorni sarà pubblicato sul Burc Campania il nuovo decreto commissariale di riorganizzazione della rete ospedaliera, che prevede per Roccadaspide la collocazione nella rete dell’emergenza con pronto soccorso e una riorganizzazione dei servizi e delle attività sanitarie, in grado di garantire a tutto il territorio di riferimento una risposta sanitaria efficiente». Il giudizio al Tar è tuttora pendente. «All’udienza del 20 dicembre – puntualizza Iuliano - su richiesta congiunta di tutte le parti costituite è stato richiesto al presidente del collegio di rinviare la trattazione del ricorso proposto dal Comune nell’attesa della pubblicazione del nuovo piano ospedaliero da parte dell’attuale commissario straordinario alla sanità campana e presidente della giunta regionale, De Luca, che rimodula e modifica complessivamente la iniziale classificazione e organizzazione prevista dall’ex commissario straordinario Joseph Polimeni con il decreto impugnato. E che potrebbe portare a non aver più esigenza di insistere con il ricorso per carenza di interesse». (a. s.)